02 Gennaio 2024

XXII Corso di Storia dell'Arte

di Redazione Cralt Magazine
Il corso di quest’anno intende soffermarsi sulla lunga disputa tra astrattismo e figurativo

Il Collegio Territoriale del Cralt Toscana e Liguria, in collaborazione con gli Amici della Cultura, propone il ventiduesimo corso di storia dell’arte in 10 lezioni ON LINE a partire da Martedì 16 Gennaio 2024 alle ore 18.00.

La disputa tra astrattismo e figurativo ha rappresentato uno dei dibattiti più accesi nell'ambito dell'arte moderna e contemporanea. Nel corso del XX e XXI secolo, numerosi artisti di grande calibro hanno contribuito a plasmare questa discussione, sfidando i confini della rappresentazione artistica e esplorando nuove frontiere espressive.

All'inizio del XX secolo, artisti come Wassily Kandinsky e Kazimir Malevich hanno abbracciato l'astrattismo come risposta al realismo dominante dell'epoca. Kandinsky, considerato uno dei padri dell'arte astratta, credeva che i colori e le forme potessero trasmettere emozioni ed energie spirituali senza la necessità di raffigurare oggetti riconoscibili. Il suo "Composizione VII" del 1913 è un esempio eloquente di questa visione, con linee e colori che si fondono in un caos controllato.

D'altra parte, artisti come Pablo Picasso e Henri Matisse hanno continuato a esplorare il figurativo, spingendo i confini della rappresentazione tradizionale. Picasso, in particolare, ha contribuito allo sviluppo del cubismo, una forma d'arte che decomponeva oggetti e figure in elementi geometrici. Opere come "Les Demoiselles d'Avignon" del 1907 testimoniano la rottura con la rappresentazione naturalistica a favore di una prospettiva più soggettiva e frammentata.

Il dibattito tra astrattismo e figurativo si è intensificato nel corso del secolo, con artisti che hanno adottato posizioni radicali o cercato compromessi tra le due estetiche. Negli anni '50 e '60, l'espressionismo astratto ha visto artisti come Jackson Pollock e Willem de Kooning creare opere emotive e gestuali, spesso prive di una figura riconoscibile. Questo movimento è stato un punto culminante nella sfida all'arte figurativa tradizionale.


Il corso di quest’anno intende soffermarsi sulla lunga disputa tra astrattismo e figurativo con i grandi artisti del XX e XXI secolo:
16 Gennaio Costantin Brancusi: L’energia che scaturisce dalla materia
18 Gennaio Georges Braque: Dal cubismo i disegni per Yves Saint-Laurent
23 Gennaio Giacomo Manzù: Tra sacro e profano
25 Gennaio Alberto Burri: La nascita dell’Arte povera
01 Febbraio Lucio Fontana: Dal figurativo al concetto spaziale
06 Febbraio Renato Guttuso: L’arte come impegno
08 Febbraio Henry Moore: L’astrazione della figura umana
13 Febbraio Jackson Pollock: Il Dripping per raccontare le proprie emozioni
15 Febbraio Andy Warhol: La Pop Art
20 Febbraio Banksy: L’arte di strada come denuncia della società

Nel XXI secolo, la disputa tra astrattismo e figurativo continua ad evolversi. Artisti come Gerhard Richter creano opere che sfidano le categorie convenzionali, passando fluidamente tra astrazione e rappresentazione. L'avvento delle nuove tecnologie ha aperto ulteriori possibilità espressive, con artisti digitali che sperimentano con forme e concetti al di là dei limiti del mondo fisico.

La disputa tra astrattismo e figurativo nel XX e XXI secolo ha contribuito a plasmare il panorama artistico contemporaneo. Gli artisti, sfidando le convenzioni e spingendo i confini, hanno arricchito la nostra comprensione dell'arte e della sua capacità di comunicare emozioni e concetti. La dicotomia tra astrazione e rappresentazione continua a ispirare e stimolare l'immaginazione degli artisti e degli spettatori di tutto il mondo.

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Foto di Andy da Pixabay

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