Fino all' 11 giugno 2022 la nuova edizione di #wunderkammer il museo delle meraviglie, la rassegna di narrazioni musicali, visite guidate e concerti alla scoperta dei tesori segreti custoditi nello straordinario patrimonio documentario del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, realizzata in collaborazione con Bologna Città della Musica UNESCO.
Dalle collezioni ri-Create dagli esperti di Athena Musica, associazione culturale nata per iniziativa di docenti e ricercatori interessati a promuovere i metodi, gli oggetti e le prospettive dell'estetica musicale all'interno della ricerca musicologica e delle discipline estetico-filosofiche, attraverso le storie di uno strumento, di un dipinto, di uno spartito, alla musica vista "da dentro" di Com'è fatto? fino alle presentazioni-concerto e agli incontri con gli autori delle novità editoriali e discografiche.
Anche quest'anno non mancheranno i concerti di Insolita - la musica che non ti aspetti, la rassegna in cui i tesori musicali del museo e della biblioteca tornano a (ri)suonare!
Tutti i programmi di concerto vengono infatti selezionati proprio perché legati a un manoscritto, un'edizione a stampa, una lettera, un dipinto appartenenti alle collezioni del museo.
Insolita sarà anche l'occasione per vederli "da molto vicino": il simbolo del ¼ d'ora accademico segnala gli appuntamenti in cui gli esperti del museo mostreranno uno dei pezzi unici della collezione legato al programma del concerto che seguirà.
Il programma avrà come filo conduttore il viaggio musicale in Italia attraverso le città che sono state le capitali della musica lungo i secoli.
I primi quattro concerti della primavera ci porteranno nella Firenze medievale al tempo di Dante, sull'Appennino delle Quattro Province, intorno ai crinali che dividono le province di Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova, per scoprire le sorprendenti commistioni tra tradizione colta e popolare nel ricchissimo repertorio di musiche, danze e canti tradizionali dei suonatori girovaghi del ‘600 e ‘700, nella Urbino del ‘400 del duca Federico da Montefeltro, vero e proprio prototipo di corte rinascimentale per eccellenza, per terminare con quello straordinario crogiolo di culture musicali a cavallo tra Oriente e Occidente che è stata la Venezia del ’500.