La Sicilia è incantevole e la faciltà con cui ci si trova davanti a vere e proprie opere d'arte anche in semplici palazzi è davvero eclatante. La stratificazione storica che ci si ritrova ad osservare sembra come cucita da un sarto per un vestito su misura tanto da far sembrare davvero inscindindibile quello che, invece, hanno creato secoli e secoli di storia ed avvicendamenti culturali.
Palazzo Butera è l'esempio vivente di tutto quanto abbiamo or ora detto. E' un complesso monumentale di Palermo situato all'interno del quartiere storico della Kalsa. Di notevole interesse è il suo affaccio sul Foro Italico, con le cosiddetta Passeggiata delle Cattive, da cui si domina per intero il Golfo di Palermo.
Il palazzo è ben visibile dal porto grazie all'accentuata bicromia dei prospetti che ne evidenzia in lontananza il profilo. Insieme con la prospiciente Porta Felice costituisce la quinta scenica di ingresso alla città di Palermo.
Le prime notizie relative al palazzo risalgono al 1692 quando la famiglia Branciforte sceglie il sito ove sorgevano alcune case di loro proprietà per la costruzione di un palazzo cittadino.
Gli interni presentano una definizione degli spazi chiaramente settecentesca per quanto eterogenea: dopo il rovinoso incendio del 1759 vennero totalmente riconfigurati nelle veste aulica ancora leggibile a cui si sovrapposero gli interventi successivi di gusto neoclassico e in epoca ancora più tarda vennero aggiunti altri ambienti fra cui la cosiddetta Sala Moresca.
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