La Direzione Regionale Musei Calabria così aderisce alla campagna di comunicazione La cultura non si ferma, #iorestoacasa, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per permettere al pubblico di continuare a godere da casa del patrimonio culturale nazionale.Si tratta di un tour virtuale a tappe e tematico, alla scoperta delle opere conservate nelle raccolte del museo.
La visita consente di ripercorrere l'arte italiana dal Quattrocento al Contemporaneo attraverso il potere evocativo di cinque opere d'arte, - il Riposo durante la fuga d'Egitto di Francesco De Rosa detto il Pacecco, la Grande Maternità di Antonietta Raphaël, la Veduta con rovine classiche e figure di Luca Giordano, il San Pietro di pittore franco-fiammingo e il Cristo aiutato da Simone il Cireneo a portare la croce di Lazzaro Bastiani - che permettono di indagare sulle complessità del nostro presente, in particolare sul fenomeno migratorio e sulle motivazioni che spingono milioni di persone a mettersi in viaggio per fuggire dalla guerra, dalle persecuzioni politico-religiose e da contesti di disagio diffuso.
La prima tappa dal tema 'fuga dalle atrocità delle guerra' descrive l'abbraccio protettivo di una madre verso la figlia, quasi a volerla riportare nel suo grembo, in una scultura realizzata in gesso e cemento, dalla Raphaël angosciata e addolorata dalle leggi razziali.
La seconda tappa dal titolo 'il Cireneo e l'indifferenza degli altri' si sofferma sulla descrizione del soggetto del dipinto di Lazzaro Bastiani: Cristo duramente provato dalla flagellazione non è più in grado di proseguire e il Cireneo lo soccorre caricandosi la croce sulle spalle. Il Cireneo esprime ancora oggi il valore della solidarietà verso gli altri. Le prossime tappe del progetto saranno pubblicate a breve sul canale youtube Mibact.In questo periodo in cui musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi, teatri, cinema sono chiusi a causa dell'emergenza coronavirus, il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di didattica, conservazione, tutela, valorizzazione.