La Fondazione Querini Stampalia è una realtà unica a Venezia. In essa convivono più anime. Attraverso la Biblioteca, il Museo, l'architettura contemporanea e il vivace programma di attività culturali offre alla città un luogo d'incontro, di scoperta e di studio. Migliaia di visitatori e di studiosi ogni anno visitano gli spazi della Querini attratti dalla bellezza del museo d'ambiente settecentesco, dalla fornitissima biblioteca, ma anche per poter ammirare gli interventi architettonici di Carlo Scarpa e Mario Botta.
Grazie all’accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo, la Fondazione ha accolto i tesori della Cassa di Risparmio di Venezia, ora appartenenti alla Banca e ‘affidati’ per vent’anni, con possibilità di rinnovo, alla casa museo veneziana. L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, che ha tra i suoi obiettivi principali la valorizzazione e la condivisione con il pubblico del patrimonio artistico di proprietà.
Per accogliere degnamente le opere, i mobili, i volumi antichi, le sculture e le monete che documentano la storia e l’arte veneziana dal XVI al XX secolo, si è predisposta una nuova sezione espositiva, al terzo piano di Palazzo Querini Stampalia, da cui si gode di una straordinaria vista sui tetti di Venezia e sulla vicina Chiesa di Santa Maria Formosa. Il visitatore può percorrere in un excursus storico-temporale le sale, scegliendo se iniziare dalle sculture novecentesche di Arturo Martini poste nel Portego per arrivare alle opere cinquecentesche del Tintoretto, o viceversa. Gli ambienti, che diventano mano a mano di maggior dettaglio e colore, creano un percorso ad ‘emozione crescente’.
Nella successione di sale il pubblico può ammirare opere d’arte di ambito veneziano dal XVI al XX secolo, che spaziano dalla pittura alla scultura, dai mobili ai tappeti, agli orologi, dai disegni alle incisioni. Notevoli in particolaredue dipinti di Canaletto, il grande bozzetto del Paradiso di Domenico Tintoretto e quello del Giudizio universale di Giambattista Tiepolo, oltre a opere di grandi maestri della scuola veneta fino a Caffi e Ciardi. Tra le sculture opere di Arturo Martini e Alberto Viani.