Come lasciarsi ammaliare dalle bellezze campane e dai suoi luoghi meno conosciuti?
L’Associazione ViviQuartiere la cui mission e’ la riappropriazione della cultura del territorio e della sua divulgazione attraverso attivita’ in ambito artistico, sportivo, educativo sociale ambientale, e’ una realta’ costante nel contesto partenopeo .
L’organizzazione degli eventi tendono ad un’esperienza a tutto tondo attraverso la vista e l’ascolto di particolarita’ del nostro territorio e perche’ no, anche attraverso l’olfatto ed il gusto proiettando il visitatore in quel nostro bel mondo a volte ignoto.
Dopo circa 200 giorni dal lockdown l’Associazione ViviQuartiere ha proposto ai soci del Cralt Campania Calabria, di trascorrere una giornata in un piccolo paradiso nel Parco Regionale del Matese.
L’ iniziativa e’ stata ben accolta tanto da catalizzare l’interesse di un bel gruppo di persone.
La meta forse non e’ a tutti nota. Non molto lontano da Caserta, alle pendici del Matese c’e’ un bosco inusuale dove trascorrere qualche ora nel verde rilassante del Bosco degli Zappini o meglio noto come Cipresseta di Fontegreca.
Accomunati dalla sete di conoscenza e dall’interesse per la natura, rispettando le attuali indicazioni del Governo nazionale Anti-Covid, siamo stati subito rapiti dal desiderio delle guide locali di raccontarci di quel magico luogo e delle antiche, origini risalenti all’epoca Osco-Sannita, della cittadina di Fontegreca.
Abbiamo cosi’ percorso le stradine della cittadina casertana curiosando tra i vicoli e scoprire piccole tradizioni culinarie locali per addentrarci poi, pian piano nel bosco “incantato”.
La vista che il paesaggio riporta al visitatore, ricorda infatti quei luoghi fatati di fate e folletti dove, lo scorrere del fiume Sava ha creato nel tempo sentieri , cascatelle e pozze dove immergersi e potersi rinfrescare.
Il parco e’ infatti ricco di oliveti, vigneti e falde acquifere che rendono il terreno particolarmente fertile. Ed e’ proprio in questo contesto che la natura ha compiuto il suo miracolo: la creazione di un bosco di cipressi unico al mondo.
Questo luogo nel tempo ha stuzzicato l’interesse non solo di turisti, ma anche di ricercatori e studenti interessati alla vita biologica del bosco. La caratteristica delle Cipresseta e’ proprio il suo ecosistema che l’ha preservata dall’attacco del cancro della corteccia. L’Istituto della protezione delle piante del CNR sta infatti studiando le proprieta’ e la struttura di quest’oasi naturale.
Apprezzata la visione naturalistica caratterizzata da vivaci colori e dai suoni degli animali che popolano il bosco, una parte della comitiva ha proseguito l’esplorazione attraverso un percorso di trekking guidato ben strutturato, mentre altri hanno iniziato a godere delle prelibatezze culinarie.
Quale miglior luogo, se non il ritrovarsi insieme a tavola per socializzare?
Come nelle migliori tradizioni campane, la “frittata di pasta” e la mozzarella l’hanno fatta da padrona.
L’area pic nic, creata appositamente per consumare in compagnia un pasto frugale ha raccolto i componenti del gruppo in quella condivisione della tavola e nutrizione di quell’ ”incontro” tipico della convivialita’.
“Noi non ci invitiamo l’un l’altro per mangiare e bere semplicemente, ma per mangiare e bere insieme”. (Plutarco).
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