Narni non è un luogo comune, affonda le sue radici addirittura nel Paleolitico la storia di questa cittadina umbra per passare attraverso l'insediamento di Osci ed Umbri conoscendo, poi, un buon periodo come colonia romana imponendosi come centro importante lungo la via Flaminia.
Con queste premesse storiche non è diffcile immaginare che sotto la cittadina attuale si snodi una vera "altra città" sotterranea affascinante e di grandissima attrattività verso i visitatori.
Il percorso sotterraneo deve essere guidato e inizia dal complesso conventuale di S. Domenico con l'ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo nel 1979, da sei giovani speleologi, che conserva affreschi tra i più antichi della città. Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus, dove con la realtà virtuale interattiva è possibile esplorare l'antico acquedotto della Narnia romana e subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell'Inquisizione. Quest'ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.
Una piccola cella adiacente, unica nel suo genere, documenta con segni graffiti sulle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti, uno dei quali ha voluto lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico massonici non ancora completamente decifrati. Una serie di casuali coincidenze ha portato a svelare un intricato mistero che si celava dietro quei simboli. I recenti scavi archeologici hanno permesso di portare alla luce una cripta del XII sec. e l'abside dell'antica chiesa di Santa Maria Maggiore, un tempo cattedrale di Narni.
La visita nei Sotterranei non è una visita convenzionale, la storia di cui parliamo è iniziata secoli fà con l’istituzione del Sant'Uffizio, ma continua ancora oggi ad intrecciarsi con il presente.