Un’agenzia nazionale per la promozione del turismo e dell’agroalimentare in Italia e all’estero per sostenere le aziende del settore, colpite dalla pandemia. E’ una proposta tecnica che Regione Liguria presenta, attraverso il segretario generale Pietro Paolo Giampellegrini, contenuta in una pubblicazione dell’Università di Udine.
Il turismo in Liguria ha fatto registrare numeri molto positivi prima del Covid, sulla base dell’ultimo report dell’Osservatorio turistico regionale nel 2019 sono stati 4.149.739 gli arrivi in Liguria, numero che si è contratto del 47,11% nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.
“Dobbiamo recuperare le posizioni perse – spiega il segretario generale di Regione Liguria Giampellegrini – E proprio per questo dobbiamo comprendere il fenomeno turistico che è molto variegato e multiforme. In particolare i turisti stranieri sono particolarmente attratti dai siti tutelati dall’Unesco, usano i motori di ricerca presenti nel web e si affidano ai giudizi e alle valutazioni che emergono dai social media”. Per recuperare le posizioni perse serve fornire una motivazione all’acquisto per ripensare il turismo alla luce del diffondersi sempre più di una sensibilità ecologica, tenendo conto che l’Italia è leader nella bio-diversità e ha una relazione stretta tra turismo e agro-alimentare. Per rilanciare l’offerta – continua Giampellegrini – è importane utilizzare i fondi europei. Una leva fondamentale per evitare l’impoverimento della struttura imprenditoriale turistica è un’agenzia nazionale in grado di promuovere le aziende impegnate nel settore sia in Italia che all’estero”.
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