20 Luglio 2022

Tra vecchio e nuovo mondo

di Redazione Cralt Magazine
Cinque pannelli restaurati dal Salotto delle Sete Dipinte di Palazzo Barberini

Nella Sala Paesaggi di Palazzo Barberini, sono esposti i primi cinque pannelli restaurati dall'ICR del Salotto delle sete dipinte, abitualmente collocate nell'Appartamento settecentesco del Palazzo: si tratta di quattro sovrapporte e del pannello del "pappagallo rosso".

Il restauro, realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Paola Droghetti onlus per due borse di studio in collaborazione con l'Istituto Centrale del Restauro, costituisce la prima fase del progetto di studio e restauro dell'Appartamento di Cornelia Costanza Barberini, un gioiello del gusto rococò situato al secondo piano di Palazzo Barberini.
Le borse di studio che la Fondazione annualmente bandisce presso la Scuola di Alta Formazione dell'ICR sono state assegnate a due allieve della sede di Matera, Eva Esposito e Livia Marinelli.

Il restauro di questi primi cinque pannelli è stato l'occasione per uno studio approfondito della tecnica di esecuzione dei materiali.

Sono state eseguite sia analisi biologiche della fibra, che analisi chimiche.

Il supporto, un tessuto in seta fine di raso o satin, di colore chiaro, lucido, liscio ed uniforme, non presenta una vera e propria preparazione. Gli strati pittorici sono costituiti da pigmenti stesi direttamente sul tessuto per velature sovrapposte con un effetto acquarellato, altre volte con pennellate più corpose, come nell'uccello rosso, arricchito con piccoli tocchi d'oro.

Nel pannello del pappagallo i colori principali di origine vegetale sono il blu indaco, presente nella finta cornice dorata e nei fiori, e il pigmento rosso dei fiori detto "brasiliana", mentre gli altri pigmenti sono di origine minerale. Il rosso luminoso degli uccelli è cinabro (solfuro di mercurio rosso), il blu della cornice è smaltino, il verde del paesaggio è malachite; la doratura della finta cornice è stata eseguita a missione con un olio-resina e un siccativo a base di piombo su cui è stata applicata una lamina d'oro contenete impurezze di argento e rame.

Nelle sovrapporte, per l'uso del rosso è stato usato ocra addizionata a lacca rossa; i verdi sono composti da malachite o resinato di rame; il pigmento blu dei gonnellini è blu oltremare. L'uso di numerose varietà di pigmenti e l'impiego delle lacche è indice di una pittura molto ricca e variegata.

Le operazioni di restauro hanno riguardato il supporto con il consolidamento e la riadesione della seta e il risarcimento delle parti mancanti, la pulitura degli strati superficiali con l'utilizzo di una metodologia che impedisse una eccessiva penetrazione delle sostanze pulenti, evitando l'azione meccanica che avrebbe sfibrato ulteriormente il supporto serico e infine la presentazione estetica, equilibrando le interferenze maggiori della seta, senza poter ripristinare totalmente l'equilibrio cromatico originale ormai compromesso ed alterato dall'azione combinata dei vari fattori di degrado.

L'esposizione continuerà fino al 24 Luglio.

foto da: Tra Vecchio e Nuovo Mondo. Cinque pannelli restaurati dal Salotto delle sete di Palazzo Barberini | Gallerie Nazionali Barberini Corsini

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