Il viaggio è stato articolato con sapienza magistrale in diverse tappe per raggiungere la colorata e profumata Provenza, terra di colori che vanno dal giallo-ocra del Parco naturale regionale del Luberon al viola della lavanda, dal blu intenso del cielo al verde dei parchi cittadini, terra di profumi intensi come quelli della pianta della lavanda, delle erbe aromatiche, del sapone.
Prima di lasciare l’Italia, abbiamo visitato la ricca e indipendente Lucca per poi proseguire l’indomani con Aix-en-Provence accolti da guide esperte e molto energiche, che ci hanno accompagnati, per tre giorni, con magistrale e competente professionalità.
Aix, oggi centro amministrativo del dipartimento delle Bocche del Rodano, si caratterizza per raffinatezza e gusto elegante, rappresentato soprattutto dal Cours Mirabeau, dalle tracce del pittore Cézanne, che qui vi nacque.
Il giorno successivo è stata la volta di Avignone, sede della Prefettura del dipartimento di Vancluse (di cui è capoluogo) caratterizzata dal suo favoloso e mastodontico Palazzo dei Papi che offre al visitatore uno spirito in bilico fra sacro e profano!
Il Palazzo dei Papi, infatti, rappresenta un esempio di ricchezza temporale della Chiesa di Roma, i cui Papi e la loro corte sono stati costretti per circa 70 anni ( 1309-1377) a dimorare in questa cittadina francese scelta appositamente poiché il ponte di Avignone era la frontiera fra lo Stato della Chiesa e il Regno di Francia ed era il solo ponte x attraversare il fiume per chilometri, sia a monte che a valle; quindi si trattava di un ottimo posto di dogana, atto a raccogliere tasse di passaggio o offerte in nome di S. Benedetto.
Da Avignone poi siamo partiti alla volta di Saint Remy de Provence, villaggio di fondazione romana che ha dato i natali al medico astrologo Nostradamus e che ha ospitato l’artista olandese Vincent Van Gogh che qui decise di internarsi nella struttura di cura per infermità mentale del Monastero di Saint Paul de Mausole e proprio tra le mura di questo luogo dipinse alcuni suoi capolavori assoluti come “La notte stellata” e “I Girasoli”.
La giornata si è conclusa con la visita di Les Baux de Provence, abbarbicata sulla catena delle Alpilles, il cui panorama è davvero unico tanto da ispirare lo stesso Dante Alighieri per descrivere un girone dell’Inferno.
Il tour è proseguito nella splendida città Arles, che situata sul Rodano, ha ispirato tanti quadri di Van Gogh per i suoi colori e per il suo paesaggio. Degno di menzione è il noto Cafè Van Gogh dove nel 1888 il pittore litigò con il suo migliore amico Paul Gauguin ponendo fine ad un lungo sodalizio.
Lasciata Arles abbiamo raggiunto la località balneare di Saintes Maries de la Mer, dove una leggenda vuole che qui sarebbe sbarcata Maria Maddalena dopo la crocifissione di Gesù, insieme ad altri suoi compagni, ciascuno dei quali prese poi strade diverse. Il paesino è animato da tante botteghe per turisti e offre piccole spiagge incantevoli. La cittadina è il cuore culturale della Camargue, visitata in bus con spiegazione delle guide che ci hanno fatto ammirare il paesaggio naturalistico e il parco ornitologico, dove siamo riusciti a vedere i bellissimi fenicotteri, i cavalli bianchi e i tori del territorio.
La giornata infine si è conclusa con la visita di Aigues- mortes il cui nome deriva dalle paludi e dagli stagni che si trovano tutto intorno al comune. Si tratta di una cittadina medievale, fondata dal Re-Santo Luigi IX, è famosa per i suoi ben 1634 metri di mura, porte fortificate, 20 torri e un camminamento di ronda. La Torre di Costanza (nonché ex prigione) la più alta della città (30 metri), offre dalla propria terrazza uno splendido panorama delle distese della Camargue e delle sue saline. Qui abbiamo fatto incetta di riso, sale e salame di toro.
Continuando il viaggio, nella giornata successiva è stata organizzata una passeggiata per il borgo di Roussillon, che ci ha portato a percorrere il Sentiero delle Ocre , avvolto in un tripudio di colori e magiche atmosfere, un percorso che si sviluppa fra le antiche cave di ocra con colori che vanno dal giallo oro fino al rosso intenso completamente immerse in un ambiente boschivo di aghifoglie.
Lasciato il piccolo e romantico borgo di Roussillon abbiamo raggiunto l’Abbazia di Senanque, monastero cistercense, sito a pochi chilometri dal centro urbano di Gordes nel dipartimento del Vancluse. Davanti all’Abbazia, oggi di nuovo abitata da una decina di monaci, è presente un suggestivo campo di lavanda, splendido durante la fioritura della pianta a luglio, oggetto privilegiato di tanti reportage sulla Provenza. Con la lavanda fine(e non lavandino, come abbiamo imparato, perché la lavanda fine si produce oltre i 1000 metri), da sempre e ancora oggi i monaci producono essenze, creme, caramelle, miele e dolci.
La scoperta della lavanda ha avuto il suo culmine nella visita al Museo della Lavanda Le Chateau du Bois a Coustellet, dove la famiglia Lincelé produttori e distillatori di lavanda fine di padre in figlio, condivide con gli ospiti del museo il fascino e gli effetti benefici di questa pianta, considerata “l’oro blu della regione”.
La magnifica giornata si è conclusa con al visita dello straordinario acquedotto romano Pont du Gard, patrimonio dell’ Unesco. Questa escursione è stata la punta di diamante di tutto il nostro viaggio , proprio come dulcis in fundo. Si tratta di un ponte romano a tre livelli situato vicino Remoulins, nel dipartimento del Gard; attraversa il fiume Gardon, e fa parte dell’ acquedotto romano di cui porta il nome.
La struttura è così imponente da far rimanere senza fiato e non si riesce a staccare gli occhi da essa: si tratta del ponte romano più alto del mondo (orgoglio della nostra Europa sì da comparire come immagine sulla banconota da 5 Euro). La scelta di questa tappa è stata davvero gradita da tutti i partecipanti, che con occhi puntati su questa struttura hanno concluso felicemente questo percorso.
Prima di lasciare la Francia, nell’ultima giornata del tour provenzale, abbiamo passeggiato per Cannes, sentendoci un po’ dei vip del jet set e godendoci il nostro piccolo momento personale di celebrità, solcando non solo la scala del Red Carpet del Palazzo del Festival e dei Congressi, ma anche quella che porta al centro storico che sovrasta la Croisette ed il porto, colmo di costosissimi yacht.
Per l’ultima giornata, nel viaggio di ritorno in Italia, abbiamo visitato la caratteristica Parma, nella quale si intrecciano storia, arte, musica e gastronomia. Nella cittadina tutti i sensi sono soddisfatti: la vista con il Duomo, il Battistero, il Palazzo della Pilotta e quello del Governatore; l’udito con il Teatro regio che ospita il Festival verdi, il gusto e l’olfatto con il prosciutto e il formaggio ben noti in tutto il mondo !!!
Il grosso numero dei partecipanti evidenzia ancora una volta il buon lavoro del Cral, coniugando sempre qualità/prezzo ma soprattutto creando forti momenti di aggregazione. Tutto questo è il nostro CRAL. Un grazie particolare a tutti i Soci per la collaborazione mostrata durante il Tour.
Vi aspettiamo alle prossime iniziative.
Un fuerte abrazo