Il dipinto su tavola, databile attorno al 1480, appartiene alla produzione matura del raffinato pittore veneziano, formatosi al seguito del fratello maggiore Carlo, con il quale Vittore si era allontanato dalla laguna per esportare in Dalmazia e nella Marca Fermana un caratteristico linguaggio tardogotico. L'artista si espresse soprattutto negli articolati polittici realizzati per le chiese marchigiane, oggi in gran parte smembrati e conservati nei maggiori musei del mondo, ma realizzò anche preziose tavole destinate alla devozione privata.
Il lungo e complesso restauro, iniziato nel 2017, ha interessato tanto la superficie pittorica quanto il supporto ligneo del dipinto ed è stato condotto dall'ICR in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e con l'Arcidiocesi di Fermo. L'intervento è stato effettuato nell'ambito dell'attività didattica della Scuola di Alta Formazione e Studio ICR della sede di Matera (67° e 68° corso).
La tavola, per la natura del materiale ligneo del supporto e l'esiguo spessore di questo, presenta una particolare sensibilità alle variazioni microclimatiche, che ha causato nel tempo continui movimenti e conseguenti danni e fessurazioni. Con l'attuale intervento sono state consolidate ampie porzioni della superficie pittorica in pericolo di caduta, e si è inoltre provveduto alla sostituzione del vecchio sistema di contenimento, troppo rigido, con una nuova struttura di sostegno più elastica che consente una regolazione equilibrata delle forze.
Dopo la messa in sicurezza è stato affrontato l'aspetto della presentazione estetica, eseguendo la pulitura della superficie pittorica e la reintegrazione delle parti mancanti. L'intervento conservativo ha permesso infine uno studio della tecnica esecutiva più approfondito, grazie ad indagini diagnostiche e a particolari pittorici riportati alla luce dopo la rimozione delle sostanze soprammesse in occasione dei precedenti restauri.
Concluse le operazioni di restauro, per garantire la migliore conservazione di un'opera tanto delicata, si è giunti alla determinazione che fossero necessari ulteriori interventi volti alla restituzione in sicurezza del dipinto. Preliminarmente, è stato infatti fondamentale studiare gli aspetti microclimatici e gli elementi costitutivi dell'ambiente che ospiterà nuovamente l'opera, al fine di ridurre al minimo eventuali esposizioni a stress ed interazioni dannose.
All'interno dell'edicola si è pertanto inserito un rivestimento di pannelli isolanti che limiteranno le improvvise variazioni termo-igrometriche.
Sull'opera si è inoltre intervenuti con la realizzazione di un clima-frame parziale per ridurre lo scambio termo-igrometrico sul retro della tavola.
Il dipinto inoltre poggerà su un blocco di materiale assorbente che potrà avere anche un ruolo ammortizzante in caso di nuovi eventi sismici.