All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro?
Così recita l'incipit del poema "Dei Sepolcri" di Ugo Foscolo che ci dovrebbe far capire l'importanza dei cimiteri come luoghi di civiltà. Per il poeta il grado di civiltà dei popoli si potrebbe misurare proprio da quelle aree che sono da sempre destinate a raccogliere le spoglie umane di tutti noi da lasciare al culto che da sempre non è strettamente legato solo a schemi di carattere religioso.
Alla stessa identica maniera sarebbe sempre da rimarcare, sulla scia di quanto affermato dallo stesso Foscolo, che i cimiteri sono da sempre pregni di opere architettoniche ed aristiche che sono giunte a noi fin dai tempi più remoti.
Una visita guidata in un cimitero non ha nulla di macabro, anzi, tutt'altro serve a far conoscere e conoscere sempre di più la vita: quella passata, presente e futura di ognuno di noi atrverso vere opere d'arte anche se poste a vegliare monumenti funebri.
L’itinerario al cimitero di Staglieno offre al visitatore la possibilità d’avere un percorso a carattere generale, approfondito secondo le diverse aree tematiche che la complessa e variegata produzione scultorea della necropoli offre.
In questo percorso: le famiglie della borghesia genovese intendono lasciare ai posteri dei monumenti parlanti delle loro esimie virtù, quindi affidano allo scultore le rappresentazioni del caro estinto attraverso una ricerca verista, ricca di particolari, adatta alla rappresentazione del mito della famiglia e del lavoro.
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