Nel panorama dell'offerta turistica italiana, inversamente ad altre mete, la Sardegna sicuramente è quella legata più alle tradizioni millenarie di questa terra così pregna di storia. Indubbiamente considerate estremamente importanti per i suoi cittadini, questi costumi e tradizioni si possono assaporare già nel primo momento della propria permanenza all’interno del territorio sardo.
I balli tradizionali e l’allegria dei sardi (contariamente a certi facili stereotipi) fanno dell’isola vera e propria meta del relax e della cultura. Ogni anno la Sardegna diventa una vera e propria destinazione turistica di prima categoria e sono milioni i turisti che decidono di prenotare una nave o un traghetto verso l'isola sarda.
Dicevamo delle danze tradizionali, da dove nascono? Non si hanno notizie sicure ma si pensa che bisogna addirttura rifarsi alle innumerevoli cerimonie sacre preistoriche dove gli antichi sardi ballavano per propiziarsi un buon raccolto.
Da fonte del luogo, si è saputo che il “Ballo” veniva esercitato anche nelle piazze per momenti di svago e aggregazione sociale. Come accade ancora oggi,i movimenti lunghi e soavi del ballo, venivano accompagnati da un launeddas (uno strumento musicale a fiato ed ad ancia battente, costituito da diversi tipi di canne in grado di generare polifonia). Suonato con la tecnica della espirazione circolare, questo strumento accompagnava tutte le danze fino alle prime luci dell’alba.
Il tipico ballo Sardo viene ricordato anche grazie alla sua unione al fuoco, difatti, la figura dominante eseguita dai ballerini è il cerchio di fuoco nel quale tutte le coppie si tengono per mano o per le braccia danzando in senso orario. Dando vita ad un vero e proprio movimento ritmico e melodico, il popolo sardo stabiliva così un legame tra chi eseguiva la musica e chi la ballava.
Ancora oggi, i sardi ballano ancora lungo le vie del Mediterraneo le loro basi musicali e i loro passi di danza incantando tutti gli spettatori.
Di queste danze se ne contano almeno 5: