La Biblioteca nazionale di archeologia, attualmente ospitata a Palazzo Venezia, troverà casa a palazzo San Felice. Il trasferimento è stato reso possibile da una convenzione tra il Quirinale, proprietario del palazzo, e il Mibact.
Adibito negli ultimi anni ad alloggi per il personale della presidenza della Repubblica, Palazzo San Felice dovrà ora essere ristrutturato e riallestito: i lavori, per i quali sono stati già stanziati 20 milioni di euro e che verranno realizzati in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, dovrebbero terminare nel 2020 (l’apertura al pubblico è fissato per il 31 dicembre di quell’anno). Il nuovo polo bibliotecario sarà gestito da una fondazione pubblica istituita dal Mibact.
L’intervento, spiegano dal ministero di via del Collegio Romano, “rientra nel quadro delle iniziative di apertura al pubblico dei beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica”, così come è già accaduto a Castelporziano, con un tratto del litorale e con le Scuderie del Quirinale, che oggi ospitano grandi mostre.
“Uno dei palazzi più belli e prestigiosi di Roma, che il presidente Mattarella ha deciso di aprire alla collettività destinandolo a finalità culturali”, commenta Dario Franceschini, ministro del Beni Culturali. La nuova biblioteca sarà gestita dal personale del Mibact. Il palazzo rimane nella dotazione del Quirinale, ma viene affidato al Mibact per 25 anni.