Situata all’interno del bosco di Capodimonte a Napoili, la reggia, oggi, si estende su due livelli ed al primo piano si trovano gli Appartamenti Reali: si tratta in parte di ricostruzione, in parte di originali, degli arredi appartenuti alle famiglie dinastiche che hanno abitato nella dimora; tra gli elementi di spicco: porcellane, oggetti di vita quotidiana e sculture e pitture di artisti italiani ed europei del XVIII e XIX secolo.
Costruita a partire dal 1738 per volere di Carlo di Borbone come luogo dove accogliere la collezione Farnese, è stata successivamente adibita a reggia fino al 1957, anno dal quale ospita il Museo nazionale di Capodimonte.
La prima pietra delle reggia viene posta il 10 settembre 1738. Una commissione di esperti si occupò di definire gli spazi interni per meglio assolvere alla funzione museale, I lavori procedono abbastanza lentamente; ad un affievolimento dell'entusiasmo iniziale si affiancano problemi di natura logistica, come la mancanza di acqua sulla collina di Capodimonte e la difficoltà per raggiungere il sito, a causa dell'assenza di una strada diretta.
Nel 1742 l'architetto Ferdinando Sanfelice comincia la sistemazione dei centoventiquattro ettari del parco di Capodimonte: da una spianata di forma ellittica che si apre di fronte al palazzo, il Sanfelice lascia partire cinque viali da cui si diramano altri più piccoli che attraversano il bosco; a questo si affianca inoltre anche il restauro di tutte quelle costruzioni già presenti all'interno del giardino e destinate o ad abitazione o a luoghi di culto o adibite a sedi di lavoro.
L'arrivo dei francesi a Napoli nel 1806 e dei suoi nuovi sovrani Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, quest'ultimo regnante dal 1808 al 1815, corrisponde ad un nuova fase di vita per la reggia, votata a diventare una residenza reale.
Nel 1830 sale al trono Ferdinando II delle Due Sicilie, il quale trova un palazzo ancora incompiuto, irrilevante è la successione al trono di Francesco II delle Due Sicilie, mentre con l'unità d'Italia e la nomina di Annibale Sacco a direttore della Real Casa, quando la reggia di Capodimonte continua a svolgere la sua funzione abitativa per conto di casa Savoia, importanti furono alcune aggiunte alle decorazioni interne.
Anche all'inizio del XX secolo il complesso continua nella sua funzione abitativa: sovente soggiorna Vittorio Emanuele III di Savoia, mentre in seguito viene assegnata come dimora alla famiglia del duca di Aosta, nonostante il passaggio dell'edificio dalla Corona al demanio nazionale nel 1920. Questi lasciano la reggia solo al termine della seconda guerra mondiale, nel 1946, quando viene designata la sua nuova funzione, ossia quella museale.
Oggi sono visitabili: l’Appartamento Reale, le Sale Borboniche, il Salottino di Porcellana e le Sale Francesi. La visita al Parco di Capodimonte è d’obbligo.