La Necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato sulla costa sud-occidentale della Sardegna, in Italia. Si tratta di un'importante necropoli dell'età del bronzo risalente al periodo tra il 1800 e il 1600 aC, ed è uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna.
La necropoli si trova a pochi chilometri dalla città di Oristano, ed è composta da un insieme di tombe, alcune delle quali a tholos, ovvero con una camera sepolcrale circolare coperta da una cupola. Sono presenti anche tombe a corridoio, caratterizzate da una camera funeraria rettangolare, preceduta da un corridoio d'accesso.
Le tombe della necropoli erano costruite con pietre locali, ed erano decorate con affreschi e incisioni, rappresentanti animali, figure geometriche e simboli religiosi. Tra i simboli più comuni troviamo il disco solare, il toro, la luna crescente e la stella a otto punte.
Queste tombe contenevano i resti dei membri delle élite della società dell'età del bronzo, accompagnati da oggetti preziosi come spade, vasi, gioielli e strumenti musicali. Questi oggetti erano utilizzati come offerte funerarie, ed erano posti accanto ai corpi per garantire il loro conforto nell'aldilà.
La necropoli di Filigosa è stata scoperta nel 1889, durante i lavori di costruzione della ferrovia che collega Oristano a Cagliari. Da allora, numerosi scavi archeologici sono stati condotti sul sito, portando alla luce un gran numero di reperti e resti umani.
Oggi la necropoli di Filigosa è un'attrazione turistica molto visitata, e rappresenta una testimonianza importante della vita e delle credenze religiose della Sardegna dell'età del bronzo. La necropoli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1997, insieme ad altre necropoli sarde dell'età del bronzo.
Grazie ai numerosi reperti e resti umani scoperti, è possibile ricostruire la storia di questa antica civiltà, che ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura e nella storia della Sardegna e dell'intera Italia.
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