Capo Palinuro è una delle gemme del Cilento, la costa sud della Campania in provincia di Salerno che è anche uno dei territori provinciali più estesi d’Italia. Questo tratto costiero è anche un enorme è anche un enorme parco Naturalistico: il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo Diano.
La storia del perché questo angolo di paradiso porti il nome che ha è ben nota a tutti: Palinuro è un personaggio della mitologia romana, il mitico nocchiero di Enea, caduto in mare di notte, tradito dal dio Sonno, mentre conduceva la flotta verso l'Italia, narrato nel V libro dell’Eneide
Palinuro si trova quasi al centro di quello che il Golfo di Policastro ed è un territorio caratteristico che rispecchia bene tutta la zona, appunto, del Cilento. La caratteristica fondamentale è che chi si trova lì avrà davanti il mare e la montagna alle spalle, nello specifico tutto il massiccio degli Alburni. Fra il mare e la montagna il già citato Vallo di Diano.
Questa esigua e spiccia descrizione vi fa capire subito come ci troveremo di fronte ad una varietà di ecosistemi davvero unica: quello propriamente marino, quello montano e quello campestre con un portato di usi, tradizioni, costumi molti dei quali retaggio di cose tramandate di generazione in generazione.
Un territorio che vale la pena di conoscere e toccare con mano perché vi lascerà sicuramente sapori e saperi che aspettano solo di essere conosciuti, dove spostandovi di pochissimo potrete anche provare l’ebbrezza di salire su due cime di tutto rispetto come il Monte Stella, il Cervati ed il Bulgheria tutti ragguardevoli e ben sopra i 1500 metri
La macchia verde che avrete sempre come costante per semplici passeggiate o escursioni più impegnative non prescinde mai da due coltivazioni quella dell’ulivo – nella maggior parte nella cultivar che viene denominata pisciottana prendendo il nome dalla vicina località di Pisciotta che è in continuum con Palinuro e con tutto il comune di Centola che comprende la località marina ma che si estende, appunto, alla montagna -.
Mentre la seconda costante verde che vi accompagnerà è quella del fico, altra produzione di eccellenza del Cilento insieme appunto all’olio extravergine d’oliva, magari aggiungendoci anche la caratteristica muzzaredda ‘re murtedde’ – mozzarella vaccina prodotta lasciandola poi riposare in mazzetti di rametti di mirto di cui prende tutti gli umori e un sapore davvero unico nel suo genere-.
Facile citare in ambito naturalistico le spiagge del Buondormire o delle Saline ma anche l’Antiquarium e l’Arco Naturale o se volete la Grotta Azzurra ed altre grotte e cavità marine raggiungibili solo con escursioni in barca. Degne di nota anche il Porto turistico e la Baia degli Angeli assolutamente incantevole.
Palinuro trattiene in sè anche tanta tradizione marinara della zona e una di quelle più caratteristiche è la Lamparata di Marina di Camerota, altra località in contiguità con Palinuro. Le lampare sono imbarcazioni da pesca la cui nascita si perde nella notte dei tempi e la tecnica utilizzata per pescare è quella di apporre un lampanda (lampara) a prua della barca all’imbrunire uscendo al largo così che i pesci attirati dalla luce cadano nella rete sottostante appositamente posizionata dai pescatori. Assistere ad una battuta di pesca del genere è un’esperienza unica ed il fatto di poter mangiare a bordo il pescato in compagnia la rende irripetibile e coinvolgente.
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