Luserna è l’ultima isola linguistica Cimbra nella quale sopravvive l’antica lingua tedesca importata dai coloni bavaresi che vi sono immigrati circa mille anni fa. Visitarla è un po' un viaggio nel tempo.
Situata sul bordo degli altopiani, domina la Val d’Astico e quindi la pianura. Questa felice posizione diventa, purtroppo, la chiave di difesa del confine austriaco nella prima guerra mondiale. La guerra segna la devastazione dell’altopiano e della sua popolazione e le ferite sono ancora oggi leggibili. Da vedere la Casa Museo, con la ricostruzione di una dimora tipica cimbra, la pinacoteca, il Centro Documentazione con esposizioni di carattere storico, naturalistico ed etnografico.
Il Sentiero dell’immaginario rappresenta un piacevole viaggio alla scoperta dei racconti e leggende cimbre. Dalla piazza centrale, seguendo la segnalazione bilingue, si superano le ultime case e ci si immerge nel bosco. Grazie a opere di artisti locali e accompagnati da un conoscitore della cultura cimbra, scoprirete personaggi che la fantasia e la tradizione popolare hanno tramandato nel tempo.
Il Sentiero della Grande Guerra. abbandonato il percorso culturale sopra Malga Campo, con una breve salita si raggiunge Forte Luserna, attualmente in corso di recupero con una nuova sovrastruttura metallica. Tra il 24 ed il 28 maggio 1915 il forte subì un pesantissimo bombardamento da parte italiana, quasi 5000 proiettili in 5 giorni. Stremati dalle notti insonni, dal fumo, dalle polveri, dalle macerie, dalle detonazioni, dagli scoppi, dalle urla dei feriti, ritenendo impossibile la sopravvivenza, il comandante fece issare la bandiera bianca. I comandanti degli altri forti austriaci, per evitare che il forte cadesse in mano italiana, indirizzarono il fuoco dei loro cannoni sul forte stesso e inviarono pattuglie a rioccuparlo ed a strappare la bandiera del disonore.