Ha appena aperto i battenti da qualche giorno la grande mostra Omaggio a Virgilio Guidi con uno sguardo alla collezione Sonino, maestosa antologica in cui sarà presentato tutto il percorso artistico del Maestro, padre e ispiratore di generazioni di artisti veneziani. Le musiche di un altro Maestro veneziano, Pino Donaggio, straordinario interprete della musica contemporanea, accompagneranno il pubblico in questo percorso senza precedenti.
La mostra, inserita nella programmazione ufficiale di Venezia 1600, presenta 180 opere e si avvale di tre sedi espositive.
Nella sede di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa saranno presenti una sessantina di capolavori appartenenti agli anni Dieci e Venti. L’esposizione continuerà con le Venezie e le Figure degli anni Trenta e Quaranta, proseguendo nel documentare il magico periodo dello Spazialismo veneziano del dopoguerra con tutti i cicli come le Figure che si levano, i Tumulti, i Cieli antichi, le Marine Zenitali etc., senza tralasciare le famose Baronesse, per poi concludere con le ultime grandi opere dei Bianco su Bianco della fine degli anni Settanta.
La sede di Palazzetto Tito conterrà significative opere degli ultimi 25 anni della produzione di Guidi, insieme a una selezione dell’importante collezione Sonino, composta soprattutto da marine, quasi tutte appartenenti al periodo successivo all’ultima guerra.
L’esposizione, infine, toccherà un altro luogo simbolo di Venezia: la Ca’ d’Oro. Nell’imponente secondo piano, con la vista sul loggiato affacciato sul Canal Grande, verranno esposti dipinti come La Vecchia del 1915, alcune Nature morte, sempre del 1915, I carabinieri a cavallo del 1920, l’Uomo che legge del 1927 e alcuni Bacini di San Marco, sempre della fine degli anni Venti. A dialogare con questi capolavori, altri capolavori del Rinascimento Italiano, come alcuni ritratti di Sebastiano del Piombo, Tintoretto e Bonifacio de’ Pitati e tre piccole vedute di Francesco Guardi, oltre ad alcune Nature morte fiamminghe, già presenti nella collezione permanente di Ca’ d’Oro.
Nel suo complesso l’esposizione si propone di mostrare in che modo Virgilio Guidi abbia cambiato completamente la visione del paesaggio e, in particolare, della veduta paesaggistica, inventando una sintesi perfetta e assoluta tra l’idea di paesaggio e l’idea stessa di Venezia. E, ancor di più, come sia stato capace di coniugare nella pittura moderna la luce rinascimentale con la luce veneziana, a sua volta una sintesi fra luce ideale e luce fisica.
La mostra organizzata da Fondazione Bevilacqua La Masa e Studio d’arte Gr con la collaborazione con la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca d’Oro, è curata da Stefano Cecchetto, Giovanni Granzotto e Dino Marangon. Il Comitato Scientifico annovera, oltre allo stesso Pino Donaggio, grande appassionato d’arte e amico del Maestro, molti altri studiosi della sua opera.