“Abbiamo sempre affrontato l’emergenza con spirito positivo, sarà così anche stavolta”, assicura il direttore del Parco Acheologico di Ercolano Francesco Sirano. Che per i prossimi mesi punterà sulla flessibilità tra iniziative in presenza e in virtuale, mentre continuano i restauri e gli scavi che permetteranno al sito di presentarsi al pubblico entro due o tre anni con grandi novità, tra cui un nuovo percorso di visita che dall’antica spiaggia arriverà alla Villa dei Papiri.
Un nuovo logo e due mostre che accendono i riflettori sul mondo antico, sono alcune delle novità riguardanti il rilancio di Ercolano. Il Parco archeologico, infatti, guarda al futuro, anzi al ‘mito col futuro intorno’ e si rilancia, rivendicando con orgoglio il lavoro degli ultimi anni con un team di professionalità impegnate a fondo nella manutenzione e nella cura della città antica, come nella ricerca e nell’esposizione.
Ma anche una rete di collaborazioni che vanno dal mecenate David Packard all’Università Vanvitelli, dal comune alle associazioni e che ne fanno una struttura ancorata al suo territorio.
Mentre procederà il progetto più ambizioso per il restauro delle Terme Suburbane.
“Ercolano, ricorda il direttore – è un gioiello unico: solo qui si possono ancora ammirare case romane nella loro completezza che si ergono anche per tre piani. E solo qui, grazie ad una diversa dinamica di venti e di correnti, in quel lontano 79 d.C. la valanga di fuoco del Vesuvio ha in qualche modo risparmiato arredi e vettovaglie, il cui aspetto ha preso una forma carbonizzata, ma è ancora perfettamente riconoscibile".
Due mostre che riportano alla luce anche tanti reperti di solito custoditi nei depositi e che si propongono spunti di riflessione, occasioni di dialogo con il contemporaneo. Per i turisti “sarà possibile visitarle con un piccolo sovrapprezzo sul biglietto di ingresso”, assicura Sirano.
Le iniziative in campo sono tantissime, dalle visite ai cantieri di restauro alle serate estive con i percorsi multisensoriali. E poi conferenze, seminari, laboratori. Senza disdegnare le “tre A” che ripartiranno in autunno (Archeologia, Arte , Aperitivi) con eventi pensati per accostare gli studi dell’antico a quelli del contemporaneo, ma anche “per attrarre nuovo pubblico e consolidare la comunità”.
fonte Travelnostop