Le città di mare hanno una ricchezza che viene loro dal semplice fatto che una lunga striscia delle città è, come si usa dire, con i piedi nell'acqua e questo conferisce un fascino che viene tutto dalla storia che quel mare ha significato per la città.
Napoli ha un front, uno skyline, come dicono coloro che parlano in maniera molto forbita, che lo rendono non bisognoso di null'altro che essere fruito perché è tale la bellezza e tanta la storia che conserva che aggiungere anche un solo elemento si rischierebbe di sciupare tutto irrimediabilmente.
Muoversi lungo questa linea di costa immaginaria, in realtà molto concreta ma anche molto idealizzata in verità, significa fare un vero e proprio "bagno" nelle radici multiculturali ed accoglienti di questa città che proprio dal quel mare ha visto arrivare molte di quelle che saranno le dominazioni che subì nei secoli.
Oggi quei passaggi sono tutti testimoniati e proporvi una visita culturale di questi luoghi è come offrivi l'acesso ad un tesoro che ancora, purtroppo, tanti anche nel capoluogo partenopeo stesso non conoscono abbastanza.
Un percorso ricco di memorie storiche, con testimonianze artistiche, religiose e non solo, di notevole pregio, in una realtà dalle enormi potenzialità turistiche, ma strangolata dal traffico e dal disordine urbanistico.
Dal cosiddetto “decumano del mare”, con le meraviglie della Basilica del Carmine e delle Chiese di Sant’Eligio e di San Giovanni a Mare, la passeggiata proseguirà alla scoperta del porto, i cui primi lavori dell’assetto modero risalgono al 1302 con la Corte Angioina.
Magazzini d’epoca, la Deputazione della Salute, i Rifugi Antiaerei, la Stazione Marittima, i moli, la darsena, il grande Arsenale vicereale e borbonico saranno solo alcune delle scoperte che, con le tante storie ad esse collegate, ci condurranno sino ai giardini del Molosiglio.
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