La visita di Napoli non segue una linea retta ma vi porterà sempre su delle montagne russe ideali e soprattutto sarete sempre a metà fra terra, cielo e sottosuolo.
Uno dei luoghi artistici meno conosciuti della città di Napoli ma tra i più affascinanti è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, nei pressi di Via Foria, costruita assieme al Convento dei Francescani Osservanti nel 1581 e così chiamata per la via crucis he anticamente si svolgeva lungo la strada che ad essa conduce.
Nel secolo successivo il convento venne trasformato in un collegio e la riqualificazione della struttura venne affidata al Fanzago, che provveddette anche all’ammodernamento della chiesa.
Nel pieno rispetto del principio di povertà professato dagli Osservanti, Fanzago scelse di utilizzare il bianco e il grigio sia all’interno della chiesa, sia all’esterno dove il grigio scandisce sapientemente le modanature della facciata: questa scelta dona alla chiesa un fascino del tutto particolare.
Niente di più lontano da questa architettura e dalla sacralità della chiesa e del convento è il mito del Munaciello. Più di una credenza popolare, molto di più. La leggenda vuole che questa figura onirica e "dispettosa" possa dispensare benevolenza o il contrario se solo vuole o entrate nelle sue simpatie. Guai a scacciarlo.
Quando con voce burbera il Munaciello vi invita a seguirlo fidatevi. Lasciatevi condurre da lui lungo la scalinata, vi ritroverete nel “ventre di Napoli” a 21 mt sotto il livello stradale. Quella che vivrete sarà un’esperienza affascinante, scoprirete una Napoli fatta di acqua e tufo giallo, respirerete le ansie e le speranze di centinaia di persone che durante i bombardamenti li sotto trovarono rifugio. ”O’ Munaciello, a chi arricchisce e a chi appezzentisce” ed in questo caso la ricchezza che vi donerà alla fine sarà davvero notevole!