Apre per la prima volta ai visitatori di Matera un nuovo ipogeo, situato a 25 metri di profondità, nei pressi della piazza principale della città, capitale europea della cultura 2019.
L'ipogeo, venuto alla luce durante lavori che hanno impegnato duramente gli operai, costretti a turno a risalire in superficie per prendere aria, mostra le caratteristiche di una insediamento medievale, con alcune strutture al servizio di un palazzo nobiliare soprastante: un forno, sezioni di cisterne, magazzini. Ma sono state rinvenute anche grotte che testimoniano la presenza di insediamenti umani più antichi.
L’ipogeo è stato denominato ‘Matera Sum’, ossia ‘Sono Matera’, proprio per ribadire la valenza identitaria, di questa costruzione sotterranea e si sonda per circa un chilometro e mezzo. "E' il tassello mancante della storia di Matera - ha spiegato il direttore creativo, Giuseppe Grande - e permetterà di scoprire nuove identità di una città sotto la città”.
La zona di ‘Matera Sum’ è a due passi da piazza Vittorio Veneto, che sovrasta il cosiddetto ‘palombaro lungo’, una grossa cisterna già da anni meta irrinunciabile per i turisti che, prima o dopo la visita agli antichi rioni ‘Sassi’, vi entrano per comprendere come la città raccogliesse e conservasse l'acqua che serviva agli abitanti.