“Martin Parr. We ❤ Sports”, a cura di Walter Guadagnini con la collaborazione di Monica Poggi, ripercorrerà la carriera del celebre autore inglese (classe 1952), membro di Magnum Photos, attraverso circa 150 immagini dedicate a svariati eventi sportivi, con un focus tematico incentrato sugli scatti realizzati da Parr - su commissione del Gruppo Lavazza - in occasione dei più rilevanti tornei di tennis degli ultimi anni.
“Sono entusiasta di mostrare le fotografie sul tennis, che sono state il risultato di una stimolante commissione ricevuta dal Gruppo Lavazza, e allo stesso tempo di presentare una nuova selezione di immagini di sports realizzate nel corso della mia lunga carriera.” commenta Martin Parr.
“Sono orgoglioso che CAMERA possa offrire al proprio pubblico una grande mostra dedicata allo sport e ai suoi valori, ancor più in un anno che vede Torino diventare capitale internazionale del tennis con le Nitto ATP Finals, straordinario momento di rilancio per la città. La mostra di Marin Parr, uno dei più autorevoli esponenti della fotografia contemporanea, è il più recente frutto della fertile collaborazione con due dei nostri Partner Istituzionali, Magnum Photos e Gruppo Lavazza, che ringrazio per la fiducia costantemente dimostrata nei confronti di CAMERA: non vediamo l’ora di poter accogliere migliaia di torinesi e di ospiti da ogni parte del mondo” dichiara Emanuele Chieli, Presidente di CAMERA.
“Apprezziamo da anni il lavoro di Martin Parr, avendo collaborato con lui dal 2008 in un progetto che raccontava la colazione degli italiani. Mi sono innamorata da subito della sua visione del mondo, che vuole fotografare la vita «così com’è». Il suo sguardo ironico e personale, il suo stile sincero e immediato, il suo realismo intransigente ma positivo ben si lega all’idea di collaborazione che Gruppo Lavazza vuole portare avanti con il mondo del tennis. Trasparenza e tradizione, sincerità e condivisione. Come ogni grande artista, Martin usa la macchina fotografica per ritrarre la quotidianità delle persone che percorrono le strade parallele ai grandi eventi e ai grandi personaggi. Sono storie intime e particolari, bellissime nella loro unicità, leggerezza e sincerità” precisa Francesca Lavazza.
Attento interprete del presente, sin dagli esordi Parr ha ritratto la società contemporanea con spietata e divertita ironia, realizzando immagini che sono diventate vere e proprie icone del nostro tempo. Attraverso i netti contrasti di colore che caratterizzano il suo stile, ha rivelato gli aspetti grotteschi e involontariamente comici di un mondo sempre più consumista e globalizzato.
“Lo sport è un tema ricorrente nella lunga carriera di Parr: catalizzatore delle più diverse emozioni, viene raccontato dal fotografo soprattutto attraverso le divise, le coreografie e le tradizioni dei tifosi e degli spettatori, autentici protagonisti di questo rito collettivo” evidenzia Walter Guadagnini, Direttore di CAMERA.
Il percorso di mostra si apre su una serie di immagini in bianco e nero realizzate dal fotografo inglese nei primi anni della sua carriera, in gran parte pubblicate all’interno di uno dei suoi primi volumi, A Fair Day (1984), dove lo sguardo si posa sugli atteggiamenti delle persone intente a osservare e praticare le più disparate discipline, dalle corse di cavalli sulle spiagge irlandesi al Tai Chi per le strade di Shanghai. Se in questa prima sala si nota già la capacità compositiva di Parr, in grado di coniugare l’analisi dei costumi sociali con una forte attenzione per la resa formale di gestualità e movimenti, è a partire dalle immagini della seconda sala che emerge appieno lo stile per il quale è riconosciuto. Dedicata ai Supporters, lo sport è qui raccontato attraverso i gadget kitsch, i travestimenti grotteschi delle mascotte e gli ingegnosi escamotages di chi cerca di osservare le competizioni da una posizione privilegiata. Richiamando il celebre film del 1937 interpretato dai fratelli Marx, la terza sala denominata A Day at the Races racconta invece lo specifico ambiente delle corse di cavallo, a cui Parr ha dedicato numerosi scatti, ritraendo l’abbigliamento e gli atteggiamenti di questo passatempo particolarmente amato dagli inglesi. Anche il titolo della sala quattro si ispira al cinema, e in particolare a Fever Pitch (in italiano Febbre a 90°) tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby, con immagini di esultanza sfrenata da parte di tifosi di football che condividono la stessa incontenibile passione del protagonista del film.
Le sale cinque e sei sono invece interamente dedicate al lavoro sul tennis realizzato negli ultimi anni. A partire dal 2014 l’artista ha frequentato i quattro tornei del Grande Slam (The Australian Open a Melbourne; l’Open di Francia a Parigi, noto come Roland Garros; il Torneo di Wimbledon a Londra; l’US Open di New York) raccontando le dinamiche che animano sia gli spalti che il campo da gioco. Con 40 immagini presentate attraverso un allestimento scenografico che trasporta i visitatori nel vivo della competizione, questa sezione si struttura come il focus tematico più corposo dell’intera mostra, in grado di sintetizzare al suo interno i vari aspetti della poetica di Parr.
La mostra prosegue nel corridoio dello spazio espositivo con una sezione dedicata a differenti discipline sportive ritratte in tutto il mondo, e infine, con una selezione incentrata sulla vita da spiaggia, dove i vari hobbies si mescolano con l’ormai meritato riposo.
In concomitanza con l’apertura della mostra uscirà anche il volume Match Point, edito da Phaidon, composto da oltre 80 fotografie dedicate al mondo del tennis.