La mail art nasce come espressione di arte popolare, dal basso, e trae origine dalle avanguardie del primo '900. Le radici di questa forma artistica sono da rintracciarsi nel Futurismo e nel Dadaismo con i collage, l'arte dappertutto, la rielaborazione onirica della realtà, la partecipazione collettiva e la libertà di espressione.
Che cos'è davvero la mail art? Un dialogo d'arte tra mittente e destinatario, dove l'azione artistica inizia ad esistere soltanto nel momento in cui avviene una interazione tra la lettera inviata e la lettera ricevuta e dove l'oggetto non può restare immutato, deve essere manipolato, rigenerato, trasformato.
La Soprintendenza Speciale di Roma ha scelto questa forma come chiamata alle arti aperta a tutti, inclusiva, accessibile, volta a promuovere la creatività e la partecipazione.
Nell'era delle e-mail, si intende recuperare la cartolina come oggetto materiale e come espressione di cultura immateriale.
Le immagini del patrimonio restaurato o in corso di restauro offrono lo spunto per incuriosire, approfondire, ri-creare il messaggio artistico, intervenendo sulle cartoline cartacee e su quelle disponibili nella pen drive "Una chiave per l'arte". Un esperimento creativo a cui tutti possono partecipare agendo sia sulla carta, sia in digitale.
Alla fantasia non si pongono limiti e, quindi, aprite la serratura dell'immaginazione inserendo collage, fotografie, testi, immagini digitali, parole scritte a mano, poesie, disegni, frasi tratte da romanzi.
La creatività di ognuno è l'unico vero passepartout in questo progetto di interazione dal basso.
Le cartoline andranno inviate all'indirizzo e-mail: ss-abap-rm.comunicazione@beniculturali.it per una prima selezione. Le migliori rielaborazioni artistiche saranno esposte in una mostra.