Lo street food o, in italiano, il mangiare di strada alla buona con le mani è stato, e lo è ancora, un’importante forma di alimentazione praticata a Palermo ed in generale in Sicilia.
Il cibo di strada è parte integrante della cultura gastronomica dell’Isola ed in particolare a Palermo.
A detta di alcune importanti giornali e riviste (Forbes) per questo tipologia d’alimentazione si tratta di una delle più rilevanti città al mondo (la quinta), che di fatto rappresenta una sintesi tra le varie cucine che si sono succedute nei secoli a seguito delle varie dominazioni, dagli arabi ai francesi, con l’intermezzo degli spagnoli, con mescolanza di sapori nobili con il cibo di strada sia con ingredienti di mare che di terra, che oltre ad essere tra le principali forme di alimentazioni delle classi popolari spesso era richiesto, per il loro gusto accattivante, anche dai nobili.
I primari punti della città sono i mercati di Ballarò, Borgo vecchio e Vucciria.
I principali prodotti in primis sono le panelle, caratteristiche e gustose frittelle quadrate con farina di ceci, da mangiare in apposti panini (col sesamo) imbottiti, di fatto rappresentano il cibo di strada a Palermo.
Altri rinomati prodotti che si accompagnano spesso alle panelle sono le crocchè ( crocchette di patate fritte nell’olio con aglio e prezzemolo) o volgarmente chiamati cazzilli.
Degni di nota anche il cicireddu pesce piccolissimo fritto, u pani ca’ meusa un morbido panino con pezzetti di milza e polmone di vitello, u purpu polipo bollito servito a pezzi oltre che a Palermo anche nelle altre città siciliane marinare, la stigghiola spiedini di pecora o di vitello alla griglia, la frittola frittura dei residui della lavorazione del lardo del maiale insaporite con spezie varie, u sfinciuni una morbida pizza con acciughe, cipolla, pomodoro, origano e caciocavallo, per quest’ultima lavorazione vi è da evidenziare che con diversi varianti, a cominciare dai formaggi viene prodotta in varie località della Sicilia Occidentale.
Un capitolo a parte i famosissimi timballetti di riso fritti, con ragù piselli e spesso formaggio , che altri non sono che le arancine o gli arancini, e su questi nomi vi è una diatriba storica tra Palermitani e Catanesi ed in generale con gli abitanti della Sicilia Orientale, incluso il famoso Commissario Montalbano, infatti pur essendo uguale la preparazione, a volte variano gli ingredienti e soprattutto la forma tonda a Palermo ed a forma di pera a Catania, l’arancina a Palermo deve il suo nome alla forma dell’arancia da qui l’arancina, di converso a Catania l’arancino potrebbe derivare direttamente dal nome dell’albero dell’arancio.
Un tipico punto vendita pro genitore dello street food è la famosa Antica Focacceria S.Francesco, situata nel cuore del centro storico, che ha iniziato la sua attività con i prodotti di cui sopra, fino ad ingrandirsi progressivamente ed assurgere a fama nazionale e non solo, infatti rispetto all’iniziale punto vendita si sono susseguiti dei locali di livello nelle più importanti città italiane.
Tra il mangiare di strada, si potrebbero anche elencare i cannoli cialde cilindriche , con pezzetti di cioccolata ripieni di ricotta ed i famosi gelati artigianali, sia in cialda che all’interno delle brioches, la cui vendita è molto diffusa nell’intera città.
Le varie gelaterie artigianali che sono presenti in tutta l’isola sono in generale di alto livello, da menzionare quelle sulle isole minori ed in particolare sulle Eolie che ai gusti dei gelati tradizionali, incluse le granite, uniscono quello dei prodotti e dei frutti locali ( malvasia, capperi, fichi ed altro) particolarmente apprezzati dai vari turisti.
Meritano di essere citati anche i prodotti di strada delle altre città siciliane che fanno parte di questa cultura e tradizioni, ne citiamo solamente alcuni per ragioni di spazio e tempo, la rianata è una morbida pizza con pomodoro, acciughe e tanto origano preparata a Marsala ed in generale in Provincia di Trapani, i pizzoli sono pizze originariamente ripiene con olio, origano verdure di stagione ( anche se esistono diverse varianti) preparate a Sortino ed in generale nei comuni contigui che ricadono tra le Provincie di Siracusa e Ragusa, i pitoni sono dei calzoni fritti ripieni di verdure, tuma ( formaggio), pomodoro ed a volte acciughe o altri ingredienti preparati a Messina, altro street food importante sono i panini imbottiti con la carne di cavallo cotta alla brace e servita nei quartieri popolari di Catania, in particolare a S.Cristoforo fino ad arrivare al colorato e caratteristico mercato del pesce “ A Pescheria” di Catania, infine citiamo le granite, che sono prodotte in Sicilia Orientale soprattutto a Catania e Messina, le cui origini risalgono agli Arabi ed ai nivaroli sull’Etna ( conservavano il ghiacchio sotterrandolo sul vulcano) sono dei composti cremosi freddi differenti dalla cremolata e dal gelato ( rispetto a quest’ultimo sono senz’aria e latte) a cui si aggiungono i frutti di stagione e spesso si mangiano accompagnata da brioches o da panini con sesamo.