11 Dicembre 2017

La Via degli Dei da Bologna a Firenze

di Redazione Cralt Magazine
Una vera e propria riscoperta di questo percorso, diventato una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino per gli amanti del trekking ma non solo

L’Atlante digitale dei Cammini d’Italia, progetto del Mibact (www.camminiditalia.it.),comprende anche la ‘Via degli Dei’: un percorso di circa 130 km ideato alla fine degli anni ’80 del ‘900 da un gruppo di escursionisti bolognesi, che ricalca l' antica via  Flaminia Militare che collega le città di Bologna e Firenze ed è una delle attrattive turistiche della zona per appassionati di trekking ed escursionismo.

Oggi ricalca antichi tracciati e, tra Monte Bastione e Monte di Fo’. Il nome del percorso è ispirato alle località che attraversa come Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis, monte di Giove), Monte Venere, Monte Luario (Lua era la dea romana dell’espiazione).

Siamo in presenza di una vera e propria riscoperta di questo percorso, diventato una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino: numerosi amanti del trekking e della mountain bike ripercorrono questo pezzo di storia gustando a pieno la bellezza incontaminata di questi luoghi.

L’intero percorso da Bologna a Firenze si può compiere in 4 o 5 giorni o più a piedi, oppure in 2 o 3 giorni o più in bicicletta.

Dunque, si parte da Bologna, si passa da San Luca, si scende dal Sentiero dei Bregoli a Casalecchio di Reno e, percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, incontrando luoghi che nascondono veri e propri tesori come l’acquedotto romano, l’oasi di San Gherardo, il Ponte di Vizzano tra gli altri. Poi si prosegue attraverso l’area protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione e poi verso Monzuno e Madonna dei Fornelli.

Si attraversano molti tratti della strada romana Flaminia Militare e si può visitare il più grande cimitero tedesco in Italia (con 30.000 salme) collocato a metà della Linea Gotica. Quindi il Passo della Futa, ormai in Toscana, qui comincia il tratto più faticoso della Via degli Dei: immensi prati verdi si alternano a boschi diversi l’uno dall’altro popolati da castagni secolari.

In Toscana tanti i punti di interesse sulla lunga strada che porta a Firenze come, a Firenzuola, il Museo Storico Etnografico di Bruscoli o l’area naturale protetta L’oasi del Belvedere fino al Museo della pietra serena che custodisce la tradizione scalpellina, pietra che qui viene estratta e lavorata, ma che è utilizzata in tutto il mondo. A Scarperia c’è la Pieve di Sant’Agata, il più insigne edificio di culto del Mugello con i suoi musei di arte sacra e di arte contadina, come se le due attrazioni andassero in parallelo e il convento Bosco ai Frati, uno dei più antichi della regione.

Si giunge a San Piero a Sieve sede di alcune costruzioni medicee come il Castello del Trebbio (Patrimonio Unesco), amato da Lorenzo il Magnifico e abitato persino da Amerigo Vespucci, la fortezza di San Martino e la Pieve di San Pietro; a Vaglia il convento di Monte Senario e a Borgo San Lorenzo la Badia del Buon Sollazzo. Infine a Fiesole, con il suo teatro romano e la sua acropoli, ultima tappa prima di arrivare a Firenze.

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