L’itinerario comprende la visita all’esterno del Castello, la residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, eretta intorno alla metà del XV secolo nel luogo in cui già sorgevano le “Case malatestiane” al centro di un intervento di recupero urbanistico che investe l’intera piazza.
Oltre a cogliere la forma e le caratteristiche militari della fortezza (per il cui apparato Sigismondo si avvalse anche della consulenza di Filippo Brunelleschi), si possono ammirare i grandiosi stemmi e leggere le iscrizioni che riflettono la volontà e la politica del Signore di Rimini.
La visita prosegue al vicino Teatro Galli, riaperto al pubblico lo scorso ottobre: costruito su progetto dell’architetto Lugi Poletti e inaugurato nell’agosto 1857 con l’Aroldo diretto dal suo autore Giuseppe Verdi, il Teatro, vanto dell’aristocrazia e dell’alta borghesia riminese, fu pesantemente colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che lo resero inagibile.
Dopo un lungo dibattito è stato restituito alla città “com’era e dov’era grazie a un intervento filologico di restauro e ricostruzione. La visita, della durata di circa un’ora , comprende il ridotto e il foyer, il Salone al primo piano , il loggione e la platea. Il gruppo verrà poi accompagnato al Ponte di Tiberio, il bimillenario ponte in pietra sul fiume Marecchia, voluto da Augusto e terminato da Tiberio, che segnava l’inizio della via Emilia e della via Popilia.
L’allestimento dal settembre scorso di una nuova passerella galleggiante che collega le banchine di destra e di sinistra del porto antico davanti al ponte consente di ammirare il possente monumento da una nuova e inedita prospettiva.