Museo è una parola che associamo ancora ad alcuni cliché che, però, in realtà non sono più aderenti allo sviluppo che i complessi museali hanno avuto negli anni. Il concetto di museo è in divenire e sicuramente l'idea otto e novecentesca di un luogo statico che ospita solo opere d'arte in maniera standardizzata è vecchia e molti enti gestori di questi siti la stanno abbandonando progressivamente.
Oggi i musei si confrontano con la multimedialità e le nuove tecnologie che possono coadiuvare il visitatore e rendere più immersive le esperienze di visite artistiche e culturali. Una buona guida fa sempre la differenza sia chiaro e qui noi del Cralt in Emilia Romagna con Anna Brini abbiamo già un valore aggiunto de default.
Il museo di Palazzo Pepoli a Bologna è unico per tanti versi e nella visita che faremo insieme capirete il perché.
La Storia
Il primo nucleo del palazzo fu fatto erigere nel 1344 da Taddeo Pepoli. Nel 1360 la Santa Sede confiscò il palazzo assegnandolo alla Camera apostolica che ne fece la sede del Collegio Gregoriano. A partire dal 1474 l'edificio tornò nelle mani dei Pepoli che lo accrebbero per secoli. L'ultima ala fu edificata nel 1723.Nel 1887 Ferdinando Pepoli, ultimo esponente maschile della famiglia, vendette la porzione principale del palazzo al conte trapanese Agostino Pepoli, del ramo siciliano della famiglia. Dopo la sua morte il Comune di Bologna, secondo la disposizione testamentaria ebbe in lascito la sua porzione di palazzo.
Il Museo
Il Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli Vecchio è stato inaugurato a gennaio 2012. Cuore di Genus Bononiae, rappresenta un percorso museale innovativo dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni. Un viaggio sorprendente, multimediale e sensoriale attraverso 2500 anni di storia.
Foto di copertina tratta da: Palazzo Pepoli | Genus Bononiae Musei nella Città di Bologna
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