La chiesa di Santa Caterina a Formiello è una delle più importanti chiese rinascimentali di Napoli. Si trova in piazza Enrico De Nicola, adiacente alla porta Capuana e al Castel Capuano.Fu fondata nel 1505 dalle famiglie Zurlo e Aprano, che commissionarono il progetto all'architetto fiorentino Antonio della Cava. I lavori furono completati nel 1593.
La chiesa è un esempio significativo dello stile rinascimentale napoletano, con influenze toscane. La facciata è caratterizzata da un portale in marmo scolpito e da un rosone. Il campanile è una torre a pianta quadrata, con tre ordini di finestre. L'interno della chiesa è a tre navate, divise da colonne di reimpiego. Il soffitto è a cassettoni, con affreschi del XVI e XVII secolo.
La chiesa ospita una serie di opere d'arte di grande valore
La storia della chiesa
Le origini della chiesa risalgono al XIV secolo, quando in questo luogo sorgeva un convento dei Celestini. Nel 1505, le famiglie Zurlo e Aprano acquistarono il convento e commissionarono la costruzione di una nuova chiesa.
I lavori furono affidati all'architetto fiorentino Antonio della Cava, che si ispirò agli stilemi del Rinascimento toscano. La chiesa fu completata nel 1593, e fu dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, una delle figure più importanti del cristianesimo.
La chiesa fu sede di un importante centro culturale e religioso. Nel XVI secolo, la chiesa fu frequentata da molti artisti e intellettuali, tra cui Michelangelo e Caravaggio.
Nel XVIII secolo, la chiesa fu chiusa al culto a causa delle leggi della Riforma Cattolica. La chiesa fu riaperta nel XIX secolo, e da allora è un importante luogo di culto e di arte.
Le opere d'arte
La chiesa ospita una serie di opere d'arte di grande valore
La chiesa di Santa Caterina a Formiello è un importante monumento di Napoli. È un luogo di culto, di arte e di storia. La chiesa è un gioiello del patrimonio rinascimentale napoletano, e merita di essere visitata da tutti coloro che amano l'arte e la storia.
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Foto Di Baku - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=64026843