06 Febbraio 2017

La Certosa di San Martino

di Redazione Cralt Magazine
La visita permetterà di scoprire questo straordinario luogo con i diversi ambienti come la chiesa del complesso certosino

Euno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città di Napoli ed è uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca. Questa meravigliosa struttura venne costruita da Tino di Camaino e Attanasio Primario secondo i canoni architettonici dell’Ordine dei certosini. Dell’opera originaria restano solo gli splendidi e suggestivi sotterranei gotici poiché la Certosa, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Settecento, subì un cambiamento molto profondo.

La visita permetterà di scoprire questo straordinario luogo con i diversi ambienti come la chiesa del complesso certosino, la sala del Capitolo, il parlatorio, la sagrestia vecchia e nuova, il coro dei frati, il chiostro del Fanzago; un tesoro della città ricco di opere che vanno dal Medio Evo al Settecento che rendono il Complesso uno dei più affascinanti della città. Nel 1866 divenne Monumento Nazionale e si decise di trasformarlo nel “museo storico” della città e del Regno di Napoli. Le sue collezioni si sono arricchite nel corso del tempo anche con le di Sezioni Navale e Presepiale.

Nel corso del tempo lavorarono per i monaci certosini artisti molto rinomati: tra i pittori vi furono Ribera, Battistello Caracciolo, Lanfranco, Luca Giordano, tra gli scultori invece, Giuseppe Sanmartino e Domenico Vaccaro.

Sul piazzale esterno al complesso certosino è defilata sulla sinistra la chiesa delle Donne, opera di Giovanni Antonio Dosio ornata da stucchi del XVII secolo, chiamata così perché destinata ad uso esclusivo delle donne.

 

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