Il Museo e Real Bosco di Capodimonte e la SZN - Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine lanciano “Immersioni nell’Arte”, un ciclo di approfondimenti sui rispettivi canali social ufficiali per raccontare la fauna e la flora marina del Mediterraneo, le caratteristiche del golfo di Napoli, i miti e le sirene, le curiosità scientifiche che emergono da una selezione di opere tra le tante custodite a Capodimonte, dalla pittura alla scultura, dalle arti applicate al disegno.
Dodici appuntamenti per dodici post con contenuti curati in sinergia tra gli esperti d’arte del Museo e i biologi marini della SZN, pubblicati nel corso di un anno in contemporanea su Facebook e Instagram.
La rubrica ha preso il via in occasione del World Water Day - Giornata Mondiale dell’Acqua con l’opera La sorgente (1908), matita su carta di Vincenzo Gemito che fornisce l’occasione per parlare dell’uso sostenibile di una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie viventi del pianeta, fortemente impattata dai cambiamenti climatici e dalle attività antropiche. Circa il 70% della Terra è, infatti, ricoperto dagli oceani, conoscere e salvaguardare il mare significa comprendere e tutelare le dinamiche che garantiscono la vita. L’opera, inoltre, mostra uno squalo esanime: gli squali - immagine di pura potenza ed efficienza - spesso enfatizzati nel ruolo di superpredatori e proposti come pericolosi ed aggressivi, rappresentano in realtà il simbolo della fragilità del mare, vittime del sovrasfruttamento ittico e del commercio, spesso illegale delle loro pinne.
Ne "La sorgente" di Vincenzo Gemito (Napoli 1852 –1929), disegno a matita su carta del 1908, proveniente dalla raccolta del collezionista e suo grande ammiratore Achille Minozzi, è ritratto un acquaiolo napoletano, il quale con la mano destra regge appoggiato al fianco, un vaso in creta, chiamato 'mummara' in gergo dialettale e con la sinistra stringe un vaso della stessa forma, ma più piccolo e capovolto una 'mummarella'. Fa da sfondo il mare di Napoli. Mentre ai piedi del giovinetto si riconosce un piccolo squalo. All'artista il Museo e Real Bosco di Capodimonte, in collaborazione con il Petit Palais di Parigi, ha dedicato di recente due mostre a Parigi (Gemito. Le sculpteur de l’âme napolitaine, 15 ottobre 2019-26 gennaio 2020) e a Napoli (Gemito, dalla scultura al disegno, 15 settembre–15 novembre 2020).
Protagonisti degli altri appuntamenti Luca Giordano, Giacinto Gigante e tanti altri artisti presenti nelle prestigiose collezioni di Capodimonte.
L’idea è promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, diretto da Sylvain Bellenger, e dal CAPE - Dipartimento di Conservazione Animali Marini & Public Engagement della SZN, diretto da Claudia Gili.
“La vera storia dell'arte abbraccia tutte le articolazioni del sapere, da quello umanistico a quello scientifico, ecco perché sono particolarmente orgoglioso di questa collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Sono sicuro che il nostro approccio interdisciplinare porterà uno sguardo nuovo sulle nostre opere d'arte e una maggiore conoscenze delle collezioni” afferma Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
“Siamo entusiasti – commenta Claudia Gili, direttrice del CAPE SZN - di avviare un dialogo tra le scienze marine e l’arte attraverso una iniziativa di divulgazione che connette le competenze di due enti di assoluto valore: Capodimonte come indiscusso centro di cultura, promotore di una visione nazionale e internazionale dell’arte, e il nostro istituto che è tra i più prolifici al mondo nel settore della ricerca marina. Condividiamo un approccio multidisciplinare e inclusivo alle conoscenze, trasversale alle scienze, ecco perché la collaborazione partita con Immersioni nell’Arte sarà solo il primo passo di un percorso che vedrà Capodimonte e la SZN camminare insieme attraverso una serie di progetti comuni”.
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