Le infiorate sono una manifestazione che si svolge ogni anno per la festività del Corpus Domini (nona domenica dopo la Pasqua). Gli infioratori lavorano un'intera notte per realizzare tappeti e quadri floreali che si snodano per le vie dei borgi. Il risultato è un percorso caratterizzato dall'alternarsi di tante diverse infiorate.
La tradizione barocca delle decorazioni floreali era stata adottata già nel XVII secolo nelle località dei Castelli romani, a Roma la consuetudine delle infiorate dovette scomparire alla fine del secolo XVII; nei Castelli romani continuò ancora. Diverse località italiane conservano ancora questa tradizione e sicuramente una delle più suggestive è quella di Spello, cittadina umbra.
Le infiorate, veri e propri quadri colorati con petali di fiori, hanno così raggiunto livelli di elevata difficoltà tecnica che spesso si è coniugata con l'espressione e l'interpretazione di temi religioso-sociali sempre più complessi, a volte astratti, tali da richiedere da parte degli infioratori non solo un'attenta fase di progettazione ma anche uno studio e approfondimenti di tipo filosofico e storico-artistico. L'impegno che gli infioratori hanno profuso nell'evoluzione in senso artistico della loro manifestazione ha tratto grande stimolo dal concorso che dagli anni '60 è stato indetto per stabilire il tappeto più bello di ogni edizione.
A differenza di altre manifestazioni simili, gli infioratori di Spello realizzano a terra gli splendidi tappeti usando fiori freschi raccolti in natura, eventualmente essiccati. È consentito l'uso di parti vegetali diverse dal fiore (in particolare, foglie e bacche) ma in misura inferiore alla componente floreale. È vietato l'utilizzo di legno in qualsiasi forma e di ogni tipo di materiale sintetico. Il fiore può essere adoperato intero ma nella maggior parte dei casi si usano i petali, accuratamente separati dalla corolla sia freschi che essiccati, a volte sminuzzati ma non resi polvere. Così anche le foglie possono essere utilizzate fresche o secche e sminuzzate, ma non polverizzate. L'essiccazione deve avvenire al sole in maniera naturale. Il disegno su strada può essere tracciato con il gesso a terra con la tecnica della quadrettatura oppure disegnato su carta poi incollata al suolo permettendo la realizzazione di opere più grandi e più complesse. Le raffigurazioni, ispirate a tematiche religiose della cristianità, sono costituite da figure piane, bidimensionali, in cui è ricercabile un effetto tridimensionale esclusivamente tramite l'utilizzo di tecniche prospettiche, cromatiche e di stratificazione dei fiori e delle specie vegetali spontanee conseguita per mera sovrapposizione, senza l'uso di collanti. Le opere devono avere una lunghezza minima di 12 metri, nel caso dei tappeti, o una superficie di almeno 24 metri quadrati, nel caso dei quadri. La differenza tra quadri e tappeti si basa sulle dimensioni ma anche sulla composizione: nei quadri la parte figurativa interessa tutta la superficie infiorata, mentre nei tappeti la parte figurativa rimane al centro della composizione che è preceduta e seguita da disegni geometrici e decorazioni ripetitive sempre realizzati con petali di fiori.
Manifestazioni dal sapore antico che si perpetuano ancora oggi sprigionando modernità e grosse capacità di adattamento alla realtà, in definitiva un bel vedere davvero.