Questa seconda giornata vede la visita della Reggia di Portici con una spiegazione "staep by step" delle guide che hanno introdotto tutti i partecipanti nell'epoca storica in cui nasce questa Reggia che differisce da tutte le altre (Caserta, Capodimonte...) per la caratteristica di essere letteralmente attraversata da quella che fu la Regia Strada delle Calabrie - che conduceva, appunto, partendo dal palazzo Reale di Napoli nelle Calabrie- e che oggi abbiamo ridenominato strada statale 18.
Il 'fiore' all'occhiello della visita, però, è il Bosco (Orto Botanico) della Reggia che a dispetto di qualsiasi cosa esperto possa dire è un luogo "artificiale" nel senso che non esisteva in loco ma fu creato ad hoc dai Borbone per abbellire questa Reggia estiva che affacciava sul mare.
La Storia
La Reggia di Portici è una delle più importanti residenze reali borboniche in Italia. Fu fatta costruire da Carlo III di Borbone, re di Napoli e Sicilia, a partire dal 1738 e completata nel 1742.
L'idea di costruire una nuova residenza estiva per la corte borbonica nacque nel 1737, quando la regina Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo III, fu costretta a fare scalo a Portici a causa di una tempesta. La regina fu immediatamente affascinata dalla bellezza del luogo, situato a pochi chilometri da Napoli, e convinse il marito a costruire una reggia in quella zona.
La Reggia di Portici fu realizzata in stile barocco. Il palazzo è composto da un corpo centrale, circondato da quattro corpi laterali. Al centro della facciata principale si trova un porticato con tre archi, sormontato da un timpano.
L'interno della reggia è ricco di decorazioni e affreschi. La sala più importante è la Sala del Trono, che è decorata con affreschi di Francesco De Mura. La reggia ospita anche un museo archeologico, che conserva i reperti provenienti dall'antica città di Ercolano, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
La Reggia di Portici ha avuto un ruolo importante nella storia della dinastia borbonica. Fu la sede di importanti eventi, come il matrimonio di Ferdinando I di Borbone con Maria Carolina d'Asburgo-Lorena nel 1768. Fu anche la sede di studi scientifici, come quelli condotti da Giuseppe Maria Galanti, che fu il primo a studiare sistematicamente i Campi Flegrei.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Reggia di Portici fu gravemente danneggiata dai bombardamenti. I lavori di restauro furono completati negli anni '50 e da allora la reggia è stata aperta al pubblico.
Oggi, la Reggia di Portici è una delle principali attrazioni turistiche della Campania. È un luogo ricco di storia e cultura, che offre ai visitatori un'esperienza unica.
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