Storia, cultura, territorio s'intrecciano a Roma costantemente e due luoghi come quelli che vi descriveremo nei prossimi righi meritano non solo la massima attenzione ma soprattutto rispetto e l'invito a visitarli in orario serale corrisponde anche al calarsi dentro un'atmosfera magica.
Come vivevano i Romani: come scrivevano, come parlavano, in cosa credevano fermamente?
Una visita serale straordinaria all’interno dei maestosi ambienti conservati del più grandioso complesso termale mai costruito nel mondo romano che si estendeva per 13 ettari tra Viminale e Quirinale, voluto fermamente dall’Imperatore Diocleziano e ultimato nel 306 d.C.
All’interno di questi ambienti è stato allestito il Museo delle Terme di Diocleziano, Museo fondamentale per chiunque voglia conoscere a fondo la vita dell’antico romano e come avveniva la comunicazione nel mondo antico.
All’interno delle sale appena restaurate si potranno vedere testimonianze epigrafiche, pittoriche e architettoniche ma anche utensili, suppellettili, votivi e oggetti di uso quotidiano che ci aiuteranno a capire gli usi, i costumi, le credenze, i riti religiosi del popolo romano e la nascita e diffusione della scrittura latina.
Dallo scorso giugno, dopo 20 anni di chiusura, è stata riaperta al pubblico la Villa di Massenzio, l’imperatore che combatté e fu sconfitto da Costantino nella battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C.
La villa sorge sulla via Appia antica, tra il secondo e terzo miglio. Il complesso è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo - l’unico di quelli romani ancora ben conservato - ed il mausoleo dinastico (il cosiddetto Tempio di Romolo).
Gli scavi archeologici hanno permesso di ricostruire le fasi di occupazione del sito. La villa massenziana sorge su una villa rustica di età repubblicana (II secolo a.C.). Questa fu poi radicalmente trasformata nel II secolo d.C. quando Erode Attico, ricco ateniese trasferitosi a Roma dove fu console nel 143 d.C., la acquisì tramite il matrimonio con la nobile romana Annia.