E' proprio in questo settembre che è in programma un nuovo incontro al Mibact sulla possibilità di percorsi gratuiti nei Fori. Il Campidoglio, ha ribadito che vuole ridiscutere l’accordo di valorizzazione siglato nel 2015 e che da allora non è mai stato operativo.
“Sebbene rappresentasse un decisivo passo in avanti rispetto al passato” – scrivevano dalla giunta capitolina – quell’accordo non risponde in toto alla necessità di assicurare quell’integrazione, di cui abbiamo parlato più volte, su tutto il territorio della città e in prospettiva dell’area metropolitana”. L’idea del Campidoglio è quella di “approdare all’istituzione di un soggetto che veda la partecipazione congiunta del Mibact e Roma Capitale attraverso cui realizzare la gestione integrata del patrimonio culturale su tutto il territorio amministrato da Roma Capitale”.
Ipotesi vanificata però dalla successiva sentenza del Consiglio di Stato, che rigettando il ricorso ha dato ragione a Franceschini e un via libera definitivo all’istituzione di un parco archeologico statale nell’area archeologica centrale, con tanto di direttore manager come per gli altri musei autonomi italiani. Il capitolo che si riapre ora a settembre non riguarderebbe però soltanto la possibilità di rendere gratuita e aperta una parte dei Fori.
Su alcune cose, però, c’è margine di discussione e quindi il confronto andrà avanti con la possibilità di rivedere alcuni passaggi dell’accordo. Anche se in un prossimo futuro, ha ribadito Franceschini, su questi temi il referente del Campidoglio sarà proprio il direttore del Parco, la cui nomina è attesa per la fine dell’anno o per le prime settimane del 2018.