La varietà di persone fra i soci del Cralt è davvero impressionante: abbiamo incontranto in passato appassionati di fotografia e pittura; bibliofili, sportivi ma oggi abbiamo scoperto un socio scrittore ( o uno scrittore socio, a voi la scelta) e non un neofita bensì uno scrittore alla sua seconda esperienza letteraria. Abbiamo voluto, perciò incontrarlo per voi e sottoporlo ad un fuoco di fila di domande a cui, pazientemente e lo ringraziamo per questo, ha risposto per farsi conoscere da voi: stiamo parlando di Guido Vianello e del suo "Indagini nella Venezia Metropolitana" edito per Mazzanti Libri ME Publisher.
E' un libro affascinante questo di Guido Vianello e vale la pena leggerlo sia per la storia che per i personaggi ma soprattutto per la stupenda Venezia che esce dalle pagine della narrazione con tutte le sue peculiarità e particolarità
Questa è la sua seconda esperienza letteraria, come avviene il suo approccio alla scrittura? Indagini nella Venezia Metropolitana segue le orme del primo libro, che storia è?
Sì, questo libro prosegue il filone narrativo aperto da “I racconti del Commissario Silvestri”, fatte salve alcune, indispensabili evoluzioni.
Il mio approccio alla scrittura è però rimasto il medesimo e ha a che fare con il rapporto tra il genere letterario e le vicende narrate. Vede, spesso lo scrittore di gialli parte dalle caratteristiche di suspense, tipiche del genere, e su queste costruisce le storie da raccontare. Io preferisco privilegiare il processo inverso: prendo spunto da situazioni criminali reali e le racconto al lettore, utilizzando i meccanismi e le emozioni del genere poliziesco, In questo modo , il giallo -senza perdere i propri tratti distintivi- può diventare momento di osservazione di più ampie contraddizioni contemporanee: c’è chi parla, a questo proposito, di “giallo sociale”.
Il commissario Silvestri, ci descrive il personaggio da lei creato nei suoi libri, quanto è il suo alter ego e quanto, invece, è distante da lei?
Il Commissario capo Biagio Silvestri è un poliziotto cinquantenne, è nato e abita nel centro storico di Venezia, ma i casi che affronta lo portano a contatto con la dimensione metropolitana della città, comprensiva della componente di Terraferma.
Pensando agli stereotipi di “eroe” e “anti-eroe” che ci offre l’ampio panorama di investigatori letterari, si potrebbe dire di Silvestri che esprime una sorta di “eroismo della normalità”, nel senso che possiede tutte le doti del bravo investigatore, compresa una solida fibra morale, ma nel contempo si porta dietro, molto umanamente, i propri fallimenti privati, un personale fardello di dubbi esistenziali.
Quanto a me… beh, in tutto ciò che scriviamo c’è un po’ di noi. Sicuramente condivido con il personaggio alcune sensibilità e perfino talune nostalgie, ma non credo che il suo mestiere avrebbe fatto per me: di un poliziotto mi sono limitato a sposare la figlia!
La sua pluridecennale esperienza in Azienda cosa le ha lasciato? Il Cralt cosa le dà ora, da socio, rispetto ai suoi molteplici interessi?
Dall’ Azienda ho avuto cose fondamentali: il lavoro, prima di tutto, quindi la possibilità di sostenere me e la mia famiglia, ma anche l’opportunità di crescere come persona. Con tutti gli anni che ci ho trascorso non posso che considerarla un pezzo importante della mia vita! Certo, ci sono state fasi che ricordo più volentieri di altre, ma nell’arco di una vita lavorativa la cosa credo sia inevitabile.
Quanto al Cralt, sono socio da oltre quarant’anni e le mie attività in Azienda mi hanno portato, in più occasioni, a far parte di strutture del Circolo a livello territoriale.
Al di là delle importanti opportunità ricreative che il Cralt da sempre propone a tutti noi, essere socio per me significa soprattutto continuare a far parte di una comunità di persone che tanto significato ha avuto durante i lunghi anni di permanenza in Azienda.
Venezia è la protagonista indiscussa dei suoi scritti, cos'è Venezia per lei e che futuro avrà alla luce degli ultimi accadimenti?
Che dire… ho vissuto metà della mia vita nel centro storico e l’altra metà a Mestre, sono dunque un veneziano “de aqua e de tera” come diciamo qui. La Venezia metropolitana è una realtà eterogenea ma anche unitaria, perché entrambe le dimensioni – quella insulare e quella di terraferma- gravitano sul medesimo baricentro: la Laguna. È un habitat particolare, che condiziona e insieme valorizza le realtà che vi si affacciano. A mio parere, solo se saprà trasformare la specificità del suo territorio da fattore divisivo in opportunità di coesione, Venezia potrà affrontare con successo le difficili sfide della modernità.
Chiudiamo questa chiacchierata con uno spot per il suo libro: Leggete Indagini nella Venezia Metropolitana perché?
Perché racconta storie gialle che vi prenderanno, ma ancor più perché è scritto con il cuore. Un grande ringraziamento a Cralt Magazine e a tutti i lettori!
Noi vogliamo chiudere, sperando di avervi fatto conoscere uno scrittore interessante e aver stuzzicato la vostra curiosità a leggere questo libro - e perchè no anche il precedente perchè leggere fa bene al corpo ed all'anima -, invitando chiunque qui nel Cralt coltivi una sua passione e la realizzi a contattarci per parlarne perchè Cralt è stare insieme e sentirsi partecipi gli uni delle emozioni degli altri.
La sinossi del libro
“È una realtà in movimento la Venezia che fa da sfondo alle nuove indagini del Commissario Silvestri.
Un panorama urbano variegato, che, lontano da riduttivi stereotipi, tenta di acquisire un profilo all’altezza dei tempi, di fare i conti con gli aspetti, anche deteriori, della modernità.
Il contesto metropolitano, nel quale si svolgono crimini ed inchieste, si viene quindi a delineare non solo in ragione delle sue peculiarità ambientali, ma anche in una prospettiva di evoluzione del vivere collettivo.
Laguna e terraferma costituiscono lo scenario, complesso ma unitario, di trame e situazioni che riflettono tematiche ricorrenti nel tempo presente quali il divenire della criminalità internazionale, le contaminazioni tra malavita ed economia, i nuovi e discutibili stili di vita, il rapporto con le diversità.
Silvestri affronta questi casi a modo suo, sostenuto dalla fiducia nella Giustizia e con il suo fardello di dubbi esistenziali, convinto, come sempre, che la consapevolezza del passato sia la via migliore per fronteggiare la contemporaneità”.
Guido Vianello è nato al Lido di Venezia il 4 luglio 1953 e vive a Mestre con la famiglia. Ha lavorato in Sip- Telecom Italia per oltre trent’anni, ventuno dei quali come dirigente.
È socio del Cralt Telecom dal 1979.
In prossimità del ritiro dal lavoro ha cominciato a dedicarsi alla passione di scrivere racconti e da diversi anni è socio del Circolo Culturale Walter Tobagi di Mestre.
Nel 2015 il Presidente Sergio Mattarella lo ha nominato Maestro del Lavoro della Repubblica Italiana. Dopo “I racconti del Commissario Silvestri (Mazzanti libri, Venezia, 2018), “Indagini nella Venezia metropolitana” (stesso Editore, 2019) è la sua seconda pubblicazione con protagonista il commissario Silvestri.