La struttura originale situata nel sito archeologico di Palmira e dedicata all’imperatore romano Settimio Severo quasi 2 mila anni fa, è stata distrutta nell’ottobre 2015 da un gruppo jihadista ed è stata ricostruita in scala utilizzando la stampa in 3D dall’IDA, Institute for Digital Archaeology di Oxford e realizzata con il supporto di Torart, un’azienda di Carrara.
Dopo essere stata esposta a Londra, New York, Dubai e Firenze la riproduzione 3D dell’Arco di Palmira farà mostra di sé ad Arona, in piazza San Graziano fino al 30 luglio 2017.Ad Arona sono attesi migliaia di visitatori nei tre mesi in cui l’Arco, diventato un simbolo globale del trionfo della cooperazione in materia di conflitti, di ottimismo, e dell’ingegno dell’uomo sulla distruzione insensata, farà bella mostra di sé.
La cerimonia di inaugurazione ha visto un’introduzione da parte della nuova filarmonica aronese seguita da una performance della cantautrice Matilde Mirotti; al termine il tenore Giorgio Casciarri e il soprano Sara Cervasio diretti dal Maestro Paolo Beretta hanno condotto con le loro voci all’unveiling dell’Arco; poi uno spettacolo di luci e musica ideato dallo scenografo Sebastiano Romano, ripetuto fino al 30 luglio.
“La struttura ha un forte valore simbolico – commenta Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona – ‘Passing through, moving forward’ vuole portare un messaggio positivo di continuità e pace ed è un importante esempio di come la tecnologia moderna possa mettersi a servizio della cultura per ricostruire pezzi di storia che non ci sono più”.