"Percorrere un sentiero è molto più del semplice camminare. A volte significa immergersi nella storia, altre volte in una natura altrimenti sconosciuta, sempre nell'opera silenziosa e costante dei tanti che quel sentiero hanno fatto nascere, lo hanno reso e mantenuto accessibile perché ad altri fosse possibile, camminando, poter conoscere e, conoscendo, apprezzare e tutelare", afferma il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti, "ma l'andare per sentieri presenta anche innegabili rischi oggettivi che vanno tenuti in conto e rispetto ai quali il CAI, da sempre, svolge un'opera di formazione degli utenti e, quindi, di prevenzione dei possibili infortuni".
Diffondere la prevenzione degli incidenti in montagna tipici della stagione estiva, su sentieri, ferrate, falesie, vie alpinistiche e grotte. E' questo l'obiettivo dell'edizione 2016 di "Sicuri sul sentiero" organizzata da Club alpino italiano e Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico in circa 50 località montane di 16 regioni italiane.
Come confermano i dati del Soccorso alpino relativi agli interventi del 2015, è proprio sui sentieri durante la bella stagione che avviene il maggior numero di incidenti in montagna. "Stiamo parlando di terreni facili, alla portata di tutti, a quote non molto alte", precisa Elio Guastalli, responsabile del progetto. "Esiste quindi un certo grado di superficialità in alcuni escursionisti, che devono avere la necessaria consapevolezza nella frequentazione dell'ambiente montano".
Anche in questa edizione ci sarà un importante coinvolgimento dei ragazzi dell'alpinismo giovanile delle Sezioni CAI italiane: "lavorare con i giovani, consentire loro di essere tra i primi destinatari dei nostri messaggi è sicuramente estremamente importante», conclude Guastalli.
"Sicuri sul sentiero", che rientra nel progetto Sicuri in montagna, è organizzato con la collaborazione delle Sezioni del CAI, delle Commissioni e Scuole Centrali di alpinismo, escursionismo e alpinismo giovanile del CAI, di enti e associazioni sensibili a queste tematiche.