“Il tocco della notte. Il rito” è il titolo dell’ultimo romanzo dell’autrice friulana Jessica Bellina, portato alla luce dalla casa editrice torinese Giovane Holden Edizioni, all’interno della collana Camelot. Già autrice per la Kimerik edizioni con “Il lato magico. Il rituale del benandante”, Bellina racconta di mondi fantastici dove i protagonisti, supportati dalla magia, dovranno affrontare problemi straordinari e non, per raggiungere la propria salvezza.
Ambientato nelle terre friulane, nella lussureggiante Gemona in provincia di Udine, la protagonista Celeste non è una normale sedicenne, ma una strega. Una strega però molto umana, quindi sempre in lotta con un carattere complicato e le fragilità comuni a tutti gli adolescenti: Celeste – da tutti conosciuta con il nome di Ste – è infatti molto insicura, piena di dubbi sul futuro, ma soprattutto non conosce bene le sue potenzialità. Tuttavia, Ste saprà dimostrare ai suoi lettori tutto il coraggio che è in grado di possedere nel lungo viaggio che si troverà a intraprendere.
Ha perso suo padre, ulteriore motivo di sofferenza, anche perché ciò che sembra, a proposito della sua morte, è che Celeste non conosca tutta la verità sulla sua scomparsa; scoprirà solo in seguito delle bugie che a lungo le sono state raccontate da sua madre. Inoltre, la congrega di cui faceva parte si è appena sciolta per alcune differenze di vedute circa l’utilizzo della magia e dei suoi scopi – il che rappresenta una ulteriore rottura nell’equilibrio della storia –, perciò, quelli che fino a poco tempo prima facevano parte di un’affiatata cernita di amici, ora si sono separati, e le loro posizioni non sono solo molto differenti, ma del tutto diametralmente opposte.
Bellina, non solo di streghe ci narra, perché il mondo del Tocco della notte è popolato anche da altre creature leggendarie e magiche, descritte in modo così convincente da sembrare quasi di averle incontrate. Nascosti agli occhi dei comuni mortali, infatti, esiste un intero universo di esseri magici, le fate, i cacciatori, oppure i vampiri, per esempio, che fin dall’esordio proveranno a eliminarla per motivi del tutti ignoti alla giovanissima Celeste.
Il romanzo è raccontato attraverso uno stile asciutto che mescola sapientemente un linguaggio colloquiale a uno più alto; le descrizioni del Friuli sono propedeutiche alla narrazione e non risultano mai fuori luogo, portando luce su un posto meraviglioso come la provincia di Udine e sui suoi affascinanti reperti storici, come il Castello Medievale originario del XI secolo, appartenuto ai Signori di Gemona (poi signori Prampero). Da un lato possiamo considerare “Il tocco della notte. Il rito” come un’opera di formazione, poiché segue l’evolversi del personaggio di Celeste, la accompagna da una totale inesperienza di sé a una presa di consapevolezza evidente, di sé e dei propri poteri – raggiunta anche per le persone che incontra, ai nuovi amici grazie a cui il suo carattere si forgia; dall’altro, però, Il tocco della notte si presenta come una grande e sconvolgente storia d’amore che non potrà lasciare indifferente nessun lettore. Certo non si può fare a meno di definirlo come un avvincente romanzo urban fantasy, genere molto in voga e ampiamente frequentato da folle di lettori giovani, che mescola il mondo fantastico con quello urbano.
La grande capacità di Bellina è proprio quella di aver saputo caratterizzare i suoi personaggi con estremo vigore e vividezza: sono personaggi particolarissimi, ognuno con le proprie peculiarità, di cui il lettore può quasi prevedere le mosse e i pensieri. Un romanzo che al di là della storia che racconta affronta temi quali l’integrazione, la convivenza di culture differenti e l’autodeterminazione.
Titolo: Il tocco della notte. Il rito
Editore: Giovane Holden Edizioni
Autrice: Jessica Bellina
Genere: Romanzo, urban fantasy
Prezzo: € 15