28 Novembre 2024

Il surrealismo e l'Italia

di Redazione Cralt Magazine
La Fondazione Magnani-Rocca celebra un anno di prestigio internazionale

Dopo la grande mostra su Bruno Munari, la Fondazione Magnani-Rocca continua a registrare un numero record di visitatori con l'attuale esposizione "Il Surrealismo e l'Italia". Un successo che rafforza ulteriormente la posizione della Fondazione come punto di riferimento culturale in Italia e a livello internazionale.

Le ragioni del successo della mostra Il Surrealismo e l'Italia

La mostra "Il Surrealismo e l'Italia" sta conquistando un pubblico vasto e diversificato e sarà visitabile fino al 15 dicembre 2024, offrendo così un’ultima opportunità per immergersi in un’esperienza culturale unica. Una selezione artistica di alto livello porta alla Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo (Parma) opere iconiche di artisti internazionali come Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst, Joan Miró, Marcel Duchamp, Man Ray, Yves Tanguy, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Enrico Baj, Fabrizio Clerici e Leonor Fini. Un evento culturale capace di attirare sia appassionati d'arte che neofiti, offrendo a tutti un’esperienza emozionante. Una prospettiva inedita distingue questa esposizione, che esplora le influenze reciproche tra il movimento surrealista e gli artisti italiani, offrendo una visione unica e affascinante su questo periodo cruciale della storia dell'arte. L'allestimento ideato dai curatori Alice Ensabella, Alessandro Nigro e Stefano Roffi, guida i visitatori attraverso le diverse sfaccettature del Surrealismo, favorendo una comprensione profonda delle opere e del contesto storico-artistico.

Collaborazioni internazionali: il Getty Museum di Los Angeles presta un Renoir iconico

La presenza del capolavoro impressionista La Promenade di Renoir, per la prima volta in Italia dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles, arricchisce l'offerta culturale della Fondazione, affiancandosi alle opere di Monet, Cézanne e agli altri Renoir della collezione permanente, consolidando così il suo ruolo di custode di capolavori dell'arte impressionista. Un prestito eccezionale che testimonia il prestigio internazionale della Fondazione e la sua capacità di instaurare collaborazioni con istituzioni museali di importanza mondiale.

Da quarant'anni, l'omaggio a Luigi Magnani: l'ultimo romantico

È proprio in concomitanza con questi successi che la Fondazione ricorda con profonda gratitudine il fondatore Luigi Magnani, a quarant'anni dalla sua scomparsa avvenuta il 15 novembre 1984. Luigi Magnani, raffinato collezionista e uomo di cultura, ha creato un autentico Pantheon delle arti nella sua Villa dei Capolavori, arricchita nel tempo della sua vita con opere inestimabili: dai cinquanta Morandi in gran parte scelti insieme all’artista stesso, al Tiziano dai colori ardenti, passando per il Goya più importante al di fuori del Prado, fino ai capolavori di Monet, Renoir e Cézanne. Ogni opera rifletteva per Magnani un ideale di bellezza da condividere, un dono intellettuale per la collettività.

Magnani nel 1977 costituì la Fondazione Magnani-Rocca, in omaggio al padre Giuseppe e alla madre Eugenia Rocca: è così che la passione intellettuale si fece virtù civile, donando a Parma e all’Italia una piccola Versailles. La dimora di Luigi Magnani è concresciuta alla vita del suo abitatore, intrecciata a lui in modo inestricabile, sì che soltanto attraverso i suoi quadri, le sue sculture e i suoi oggetti – i mobili Impero, gli argenti, le pagine miniate, le incisioni, le ceramiche, i tappeti – il sublime intellettuale è riuscito a raccontare veramente se stesso lasciandoci il proprio Autoritratto.

Oggi la Fondazione Magnani-Rocca incarna questa eredità, attirando decine di migliaia di visitatori l’anno, affascinati da un’esperienza di eleganza senza tempo. Nei suoi spazi si respirano ancora l’intensa ricerca culturale e la passione per le arti che animarono il suo fondatore, personalità colta e poliedrica, circondata da figure illustri del suo tempo come Giorgio Morandi, Eugenio Montale e Cesare Brandi.

La sua visione lungimirante e il suo impegno nel preservare e promuovere la bellezza artistica continuano a ispirare le attività della Fondazione, che prosegue nel solco tracciato dal suo fondatore, offrendo al pubblico esperienze culturali accessibili ma di altissimo livello.

Attività correlate: