“La nascita del Parco archeologico del Colosseo completa la riforma del Mibact avviata nel 2014, un riassetto che con la creazione dei musei autonomi ha portato a molti miglioramenti sia in termini di quantità dei visitatori che di qualità dei servizi. Un passo avanti che contribuirà a rilanciare il dialogo con Roma per valorizzare al meglio l’area archeologica urbana più importante al mondo”.
Co queste parole il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha illustrato il decreto di riorganizzazione della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’Area Archeologica Centrale di Roma e della Soprintendenza Speciale Pompei, atto che adegua queste due istituzioni agli standard internazionali dei luoghi della cultura e completa l’articolato processo di riforma del ministero avviato nel 2014. Il decreto istituisce il Parco archeologico del Colosseo, i cui confini coincidono con la zona individuata dall’accordo tra il Mibact ed il Comune di Roma per la valorizzazione dell’area archeologica centrale sottoscritto il 21 aprile 2015 con il sindaco Marino e assegna a questa nuova realtà l’Anfiteatro Flavio, il Foro romano, il Palatino, la Domus Aurea, la Meta Sudans e ogni altro monumento statale all’interno di tali confini. Il direttore sarà individuato con una procedura di selezione pubblica internazionale, mentre le risorse provenienti dalla bigliettazione del parco contribuiranno per il 30% alla tutela di tutto il patrimonio culturale di Roma e per il 20% al sostegno dell’intero sistema museale nazionale.
La norma inoltre dà vita alla Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio del Comune di Roma che, accorpando la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale e la Soprintendenza e l’attuale Soprintendenza ordinaria, avrà compiti di tutela del patrimonio culturale del restante territorio comunale e godrà sia delle suddette risorse che dei trasferimenti ordinari dal Ministero. Il decreto istituisce infine il Parco archeologico di Pompei, il cui direttore verrà individuato con una selezione pubblica internazionale allo scadere dell’incarico dirigenziale del soprintendente di Pompei