È stato pubblicato dalla casa editrice Kimerik il primo avvincente romanzo della scrittrice Jessica Bellina “Il lato magico. Il rituale del benendante”. Nell’esordio della scrittrice friulana fanno capolinea tutti i luoghi cari alla scrittrice: in primis Gemona, la cittadina in cui sono ambientate le vicende del Lato magico – luogo che poi ritornerà nelle successive pubblicazioni dell’autrice (si veda per esempio “Il tocco della notte. Il rito”, Giovane Holden Edizioni), e nei volumi ancora inediti che completano la saga urban-fantasy che ha come protagonista la giovanissima Ginny.
Ginevra, da tutti conosciuta come Ginny, è una quindicenne ambiziosa, a tratti un po’ scontrosa a causa della sua voglia di ribellione verso le ingiustizie, ma tutto sommato una ragazzina ordinaria, come tante altre – o almeno, questo è quello che lei è convinta di sapere di sé. Ginny frequenta i soliti amici, un gruppo di adolescenti illusi che il mondo possa essere considerato un luogo sicuro. Ma ben presto, l’impavida Ginny dovrà scontrarsi con la realtà, con quel lato magico della vita che non pensava esistesse, soprattutto quando a mescolare le carte è l’arrivo di un misterioso ragazzo all’interno della comitiva, Logan, cugino di una delle amiche più strette di Ginny.
Gli amici per Ginny rappresentano una seconda famiglia, ma a differenza da quella reale non trascorrono il tempo a dirle come debba comportarsi, a opprimerla con l’imposizione di orari in cui tornare, obblighi a cui attenersi, regole attraverso cui vivere. E anche se quella non è altro che una forma di protezione che i suoi genitori esercitano su di lei, Ginny non è ancora in grado di comprendere a quali pericoli potrebbe andare incontro, soprattutto se di ciò che succede a Gemona ne è sempre stata tenuto all’oscuro.
In questo entusiasmante primo capitolo, Jessica Bellina gioca le sue migliori capacità: costruisce una storia con un linguaggio semplice, un lessico colloquiale – favorito soprattutto dagli scambi di battute, saggiamente costruiti, tra i personaggi che popolano le pagine del “Lato magico”. Nella sua scrittura non mancano i riferimenti ai linguaggi delle nuove generazioni verso cui, in primis, l’opera è indirizzata. Un’opera che non racconta solo di magia, di demoni e angeli, di religioni e affascinanti miti britannici rispolverati a scopo narrativo, ma che racconta di amore e amicizia, di quel sentimento che prima o poi, tutti i bambini, arrivano a provare quando diventati grandi ma non abbastanza per essere considerati adulti, si trovano ad avere a che fare con un mondo fatto di brutalità, mancanze di rispetto e cattiveria. Non solo un romanzo urban-fantasy, dunque, questa prima pubblicazione di Bellina, ma anche un romanzo di formazione, a tratti drammatica e per certi versi drammatica.
Spessore e credibilità della storia sono garantite dai luoghi in cui prendono vita le vicende, il paese di Gemona appunto, che l’autrice conosce bene e per cui l’immaginazione del lettore è pienamente soddisfatta. Eppure, al lettore che si appresterà a leggere queste pagine non è garantito di sapere come la vicenda finisce: il finale è rimandato ai prossimi volumi e noi non possiamo che aspettare tutti i capitoli futuri per sapere che sorte toccherà alla giovane Ginny e alla sua combriccola di amici.
Titolo dell’opera: Il lato magico. Il rituale del benendante
Autrice: Jessica Bellina
Editore: Kimerik