Il Colle Palatino, la casa di Augusto e la casa di Livia a Roma sono appena state riaperte al pubblico dopo un accurato restauro.
Noi andiamo alla riscoperta di uno dei luoghi più suggestivi di Roma dove il tempo sembra essersi fermato come per incanto; una passeggiata affascinante tra le vie e le piazze del Colle Aventino legato ai miti e alle leggende della fondazione di Roma. Basiliche millenarie, come Santa Sabina e Sant'Alessio, costruite sugli antichi templi pagani e incomparabili scorci sulla città eterna in una atmosfera di magia e suggestione rimasta inalterata nei secoli.
Dopo aver attraversato la Vigna Barberini con i resti del tempio di Elagabalo e i segni lasciati dagli antichissimi e scenografici giardini di Domiziano saliremo sulla sommità del Colle Palatino, famoso per la grandiosità delle strutture murarie della Domus Augustana di Domiziano e per le antiche testimonianze ivi conservate risalenti all’età del ferro.
Proprio nei pressi delle antiche capanne dell’età del ferro sarà possibile visitare la casa di Augusto e quella della terza moglie Livia Drusilla, due splendidi esempi di architettura e pittura romana. Nella casa di Augusto per la prima volta sarà possibile ammirare: la sala delle Prospettive così definita perché le pitture propongono schemi abituali decorativi con podi aggettanti, alte paraste, edicole e quinte architettoniche, non prive di senso prospettico ad ampliare e dare maggiore profondità all’ambiente.
Inoltre vedremo lungo una passerella posta a protezione dei pavimenti di cui resta traccia delle geometrie dei marmi che lo decoravano, gli affreschi che decorano i locali dalla probabile funzione di biblioteche private e di sale dall’importante ruolo di ricevimento, quale l’ampio tablinum. Infine gli ambienti decorati con maschere e festoni, luogo personale e privato del Princeps.
Procederemo poi a visitare gli ambienti affrescati della Casa di Livia databili al I sec. A.C. I restauri hanno riportato all’antico splendore gli affreschi di II stile delle meravigliose pareti dipinte con festoni di frutta, scene di paesaggio e mitologiche. Inoltre appena riaperta al pubblico sarà possibile ammirare “la sala del triclinio” che conserva una straordinaria decorazione pittorica su fondo rosso cinabro,più noto come rosso pompeiano, su cui si aprono edicole che svelano paesaggi sacri. Uno di questi rappresenta il betilo, simulacro aniconico, di Diana.