Grazie al progetto "Fatti un giro bellezza. Museo senza barriere", promosso dall'assessorato regionale ai Beni culturali, la Soprintendenza e Icom Italia, l'International Council of museum, sette ragazzi dell'istituto penale Malaspina si sono resi protagonisti di un percorso di valorizzazione di un monumento simbolo della città di Palermo.
Così, mentre i lavoratori Pip della Soprintendenza ripulivano l'area, interdetta da gennaio per motivi di sicurezza (dopo il rinvenimento dell'ordigno bellico disinnescato a fine gennaio), da marzo a maggio i ragazzi del'Istituto hanno lavorato per creare la segnaletica in legno, dopo una serie di laboratori, sopralluoghi, e campagne fotografiche accompagnati dai tecnici dell'assessorato e della Soprintendenza.
Già protagonista di numerosi eventi, fra manifestazioni e concerti, quello che in passato fu il più importante baluardo difensivo del porto di Palermo apre dunque nuovamente al pubblico. Stiamo parlando del Castello a Mare, fruibile lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13.30, mentre martedì e sabato dalle 9 alle 17. Sarà inoltre aperto anche ogni prima domenica del mese, dalle 9 alle 13.30. Il biglietto costa 2 euro,
Il percorso, perimetrato e segnato da fettuccine rosse, inizia col bastione San Pietro, quattrocentesco e con la vista della torre coeva, attraversa il fossato interamente ripulito con la vista sulle “caponiere”, i baluardi con le feritoie da cui nel Settecento si sparava a difesa del castello, giunge e termina alla Porta aragonese del Quattrocento.