Roma nasconde in se tanti tesori ma tantissimi sono quelli ben visibili all'occhio di tutti e non solo quelli più "turistici" ma anche quelli più veri che ci tramandano tantissimo da tutto quel passato che la città eterna trattiene in se da secoli ormai.
I Musei Capitolini non solo un sito museale sono una chiave per addentrarsi nella storia e per conoscere altre ere ed altre Roma. La visita è un'esperienza davvero unica e stimolante sia che si segua il filo logico delle proposte del sito sia che si scelga una via tutta propria ed autonoma attraverso cui addentrarsi nei meandri dei siti.
Nel 1734 i Musei Capitolini furono aperti al pubblico. Tre secoli prima il papa Sisto IV aveva donato alla città alcuni celebri bronzi, tra cui lo Spinario e la Lupa, nucleo originario delle raccolte. Da un secolo all’altro scavi e acquisizioni hanno accresciuto enormemente le collezioni e con esse la conoscenza della storia di Roma.
La visita, dal Palazzo Nuovo al Palazzo dei Conservatori, porta a contatto con alcuni capisaldi dell’arte classica: il Galata morente, i Centauri da Villa Adriana, la copia dell’Amazzone di Policleto, il magnifico Bruto di bronzo, i resti del Tempio di Giove Capitolino, il monumento a Marco Aurelio, conservato nella moderna esedra dell’architetto Carlo Aymonino.
Nel corso della visita, inoltre, alcune riflessioni saranno dedicate alla michelangiolesca piazza del Campidoglio.
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