L’Associazione italiana con le analoghe associazioni di Francia, Vallonia, Spagna, Sassonia e Romania si è presentata a Bruxelles con l’obiettivo di portare a conoscenza dei parlamentari europei della Commissione Cultura la realtà delle associazioni dei Borghi più belli dei Paesi dove esse sono già una realtà consolidata.
La prima associazione ad essere creata è stata quella francese, Les plus beaux Villages de France, nata nel 1980. A seguire nacquero quella vallone, Les plus beaux Villages de Wallonie, e quella italiana, I borghi più belli d’Italia, nel 2001. Altre associazioni di altri paesi stanno consolidando i loro network, come Los Pueblos mas bonitos de Espana per la Spagna, Sachsens schÖnste DÖrfer per la Sassonia (Germania) e i Borghi più belli di Romania.
“Il moltiplicarsi nei diversi Paesi europei delle associazioni dedicate ai Borghi più belli – sottolinea Silvia Costa, coordinatore del Gruppo S&D alla Commissione Cultura del Parlamento Europeo – dimostra concretamente come stia crescendo la dimensione internazionale della cooperazione culturale. Anche su questo fronte si misura la competitività e la sostenibilità di città e regioni che puntano su cultura, innovazione e creatività. In Commissione Cultura abbiamo posto le basi per far fare all’Europa significativi passi avanti nella promozione di un approccio integrato tra diversi comparti, ma anche tra livelli locali ed europei. Ora serve la concreta messa a confronto di modelli di governance partecipata e di cofinanziamento pubblico/privato”.
“Grazie al sostegno di Silvia Costa – ha aggiunto Fiorello Primi, presidente de I Borghi più belli d’Italia – è stato possibile organizzare questo evento che ha l’obiettivo di presentare le associazioni de I Borghi più belli già costituite in Europa al fine di sensibilizzare i Paesi che ancora non hanno un’associazione analoga a intraprendere il percorso che porti alla sua creazione”.