Giorgio Morandi è ricompreso, a buona ragione, da tutti i critici e studiosi d'arte moderna fra i più importanti pittori del '900 per l'unicità dello sviluppo della sua pittura che occupa un posto completamente suo ed a parte rispetto agli altri esponenti dell'arte pittorica dell'ultimo secolo dello scorso millennio.
La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta; celebri le sue nature morte in cui gli oggetti rappresentati (bottiglie, vasi, caffettiere), sono portati fuori dal loro contesto funzionale e analizzati nella loro pura essenza.
In questa mostra che si svolge presso ilPalazzo Albertoni Spinola, a Roma, ci sono circa quaranta tra dipinti e opere su carta che ripercorrono la sua arte e la sua storia di artista e di uomo che, dopo aver vissuto l’inganno e il disinganno di due guerre, esprime la travagliata ricerca di un ordine mentale e di un’armonia nelle forme.
E' proprio rispetto al contesto che stiamo vivendo che addentrarci nell'arte di Morandi diventa paradigmatico per comprendere quanto si possa uscire segnati da conflitti e guerre che ci attraversano nostro malgrado.
La chiave di lettura della realtà della pittura dell'artista bolognese è illuminante ed al tempo stesso foriera di grandi riflessioni che tutti dovremmo fare.
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