Tre artisti tanto diversi fra loro ma anche uniti dal file rouge dell'arte che viene espressa in forme diverse ma con la stessa sensibilità e che comunica al fruitore di quell'arte un caleidoscopio di emozioni come quelle che potranno essere vissute nella mostra di Verona.
Alberto Giacometti è stato uno dei maggiori scultori del Novecento, forse addirittura il maggiore, e da molto è lo scultore ampiamente più quotato sul mercato delle aste internazionali. Dall’idea di rendergli omaggio in Italia nasce questa mostra, realizzata grazie alla decisiva collaborazione della Fondazione Aimé e Marguerite Maeght di Saint-Paul-de-Vence, che presta oltre settanta opere di Giacometti, dalle sculture più celebri, ai disegni, ai dipinti.
Dal suo tempo giovanile in Svizzera con i primi, meravigliosi disegni fatti a poco più di dieci anni, alle sculture inaugurali attorno ai quindici anni fino alle prove surrealiste e poi quelle della maturità. È giusto dire, prima di tutto, che questa mostra servirà a rievocare una delle più straordinarie avventure culturali in Europa dalla metà del secolo scorso in poi. Occasione quindi di approfondimento su vicende che hanno segnato la storia dell’arte novecentesca.
Aimé e Marguerite Maeght fondano a Cannes, avanti l’inizio della Seconda guerra mondiale, la loro prima galleria. Ma è nell’ottobre del 1945 che apre le sue porte la galleria parigina, con un’esposizione dei disegni recenti di Matisse.
Nel luglio del 1947, Aimé Maeght presenta, in collaborazione con André Breton e Marcel Duchamp, l’Esposizione internazionale del Surrealismo che conosce un successo senza precedenti e assicura alla giovane galleria una straordinaria notorietà. Aimé espone le opere di tutti gli artisti più importanti e nuovi di quel periodo affascinante a Parigi. Le mostre si succedono e in scena vanno Kandinsky e Miró, Léger e Chagall, Braque e Giacometti solo per dire di alcuni tra i tanti.
Nel 1964 fu poi inaugurata la Fondazione Maeght a Saint-Paul de Vence e il suo insieme architettonico venne concepito per presentare l’arte moderna e contemporanea in tutte le sue forme. La Fondazione possiede oggi una delle più importanti collezioni in Europa di dipinti, disegni, sculture e opere grafiche del XX secolo, con nomi di straordinaria importanza che sono stati legati alla famiglia Maeght per decenni.
Ecco quindi che Verona, con la mostra nelle ampie sale del Palazzo della Gran Guardia, potrà raccontare questa strepitosa avventura artistica e anche di mecenatismo culturale, nota a livello mondiale.
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