Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia ha affrontato i tanti temi legati alla ripresa turistica.
Il nodo del lungo raggio
Il nodo rimane sempre quello legato alla riapertura dei viaggi a lungo raggio, dei tanto agognati corridoi almeno verso alcune destinazioni considerate ‘sicure’ e della conseguente riorganizzazione dei voli charter dall’Italia.
Per ora nessuna certezza in questo senso, anche se dal palo di Bmt Garavaglia ha rilanciato l’importanza del settore: “Il Pil sta crescendo e le stime dell’Istat indicano una progressione del 4,7% - ha detto -. Rispetto al passato, siamo forti di due importanti novità, che ci inducono a sperare di ripartire senza richiudere più. In primo luogo il positivo andamento della campagna vaccinale e in seconda battuta il graduale ritorno degli stranieri in Italia. Il che fa prevedere un deciso recupero già dal 2022”.
Il segnale lanciato di una fiera finalmente in presenza sottolinea la ripartenza anche del comparto degli eventi: “Occorre ridare fiato all’economia, favorire le occasioni di lavoro per i giovani, le donne e anche per il Sud Italia. Da qui l’importanza di riprendere anche le attività fieristiche e congressuali”.
Necessario riaprire
Il ministro ha sottolineato poi la necessità di “riaprire i flussi turistici e non solo in Italia. In questo senso, il Green Pass firmato dal premier Draghi costituisce un importante fattore di svolta. Avevamo bisogno di regole chiare per riaprire il turismo. E il mio ministero si sta attivando perché a Stati Uniti, Canada e Israele seguano presto altri Paesi ‘aperti’”.
Sostegni
Ma il ministro tocca anche il tasto aiuti. “La decontribuzione per chi rientra dalla cassa integrazione resta fondamentale – spiega -. Attualmente è in vigore per il 2021 ma la nostra intenzione è quella di estenderla per i prossimi tre anni. I sussidi a fondo perduto servono per coprire il momento di maggiore difficoltà, ma è importante dare anche gli strumenti per poter ripartire”.
Sul futuro, Garavaglia ha le idee chiare: “Quest’anno riusciremo a recuperare un po’ di quanto perduto, ma ovviamente non tutto. Fra gli obiettivi a breve, l’allungamento della stagione, l’ampliamento dell’offerta a tutte le aree italiane comprese quelle meno battute e la sfida del Recovery fund. Due miliardi e 400 milioni, che con l’effetto leva diventano quasi 5 miliardi, da utilizzare non appena arriverà l’ok di Bruxelles”.
fonte: TTG news